The Case Of The Curious Bride
Sog.: Dall’omonimo Romanzo Di Erle Stanley Gardner; Scen.: Tom Reed, Brown Holmes; F.: David Abel; Mo.: Therry Morse; Scgf.: Carl Jules Weyl, Anton Grot; Cost.: Orry-Kel- Ly; Mu.: Bernard Kaun; Eff. Spec.: Fred Jackman Jr.; Int.: Warren William (Perry Mason), Margaret Lindsay (Rhoda Montaine), Donald Woods (Carl Montaine), Claire Dodd (Della Street), Allen Jenkins (Spudsy), Phillip Reed (Dr. Claude Millbeck), Barton Maclane (Detective Joe Lucas), Winifred Shaw (Doris Pender), Warren Hymer (Oscar Pender), Mayo Methot (Florabelle), George Humbert (Luigi), Olin Howland (Il Coroner Wilbur Strong), Errol Flynn (Gregory Moxley); Prod.: Harry Joe Brown Per First National Pictures E Warner Bros. Pictures; Pri. Pro.: Aprile 1935; 35mm. D.: 74′. Bn.
Scheda Film
The Case of the Curious Bride è un B-movie interpretato da Warren William, elegante e spesso diabolica star (per ora dimenticata) del periodo d’oro della Warner Brothers – una sorta di risposta a John Barrymore – nei panni di Perry Mason. Si tratta di un film di genere dotato di uno straordinario senso del movimento, i cui elementi tipici possiedono però un’angolatura speciale. Ogni scena, in strada, nei negozi, nei ristoranti e perfino in prigione, è viva, piena di suoni e di veemenza, a iniziare dagli elementi caratteristici ed essenziali dell’ambientazione. Da notare in particolare l’uso dell’humour noir, fondamentale nel ruolo del disincantato giornalista interpretato da Lee Tracy. La figura del medico legale è divertente ed elegante, mentre la scena di un’autopsia diventa occasione per una serie di battute, soprattutto di natura gastronomica! Altrettanto noir è la visione della società, dei rappresentanti della stampa, degli ufficiali e dei circoli finanziari, con la nobile idea di Proudhon che riecheggia costantemente: la proprietà è un furto. Il film possiede il fascino e la vitalità di un serial di Feuillade, con una trama da giallo e una struttura da poliziesco – genere amatissimo in letteratura, notoriamente complesso da gestire al cinema – assolutamente straordinarie.
Peter von Bagh