The Burglar
T. It.: “Lo Scassinatore”; Scen.: David Goddis, Dal Suo Romanzo Omonimo; F.: Don Malkames; M.: Paul Wendkos; Scgf.: Jim Leonard; Trucco: Josephine Ciannella, Gary Eliot; Mu.: Sol Kaplan; Ingegnere Su.: Ed Johnstone; Superv. Al Missaggio: Norman Kasow; Effetti Sonori: John Peckham; Int.: Dan Duryea (Net Harbin), Jayne Mansfield (Gladden), Martha Vickers (Della), Peter Capell (Baylock), Mickey Shaughnessy (Dohmer), Wendell K. Phillips (Capitano Di Polizia), Phoebe Mackay (Sister Sarah), Stewart Bradley (Charlie), John Facenda (Commentatore), Frank Hall, Bob Wilson (Giornalisti), Steve Allison (State Trooper), Richard Emery (Harbin Da Bambino), Andrea Mclaughlin (Gladden Da Bambina); Prod.: Columbia; 35mm. D.: 90’. Bn.
Scheda Film
The Burglar è l’opera prima di Paul Wendkos (autore dei film della serie Gidget e di una miriade di sceneggiati televisivi). Il film, che inizia con una sequenza di cinegiornale, fa pensare a una versione a basso costo di Citizen Kane. La fotografia monocromatica del quasi sconosciuto Don Malkames ricorda quella espressionista dei b-movies di Welles, quasi una versione moderna dello “stile tedesco”. The Burglar sfrutta l’illuminazione notturna dei diversi ambienti (il parco dei divertimenti, lo stadio) fino a far scomparire la narrazione dietro una pacchiana fantasmagoria luminosa, da far venire in mente Lady from Shanghai e Touch of Evil. La trama si sviluppa attorno al furto di un collier appartenente a una carismatica e losca guida spirituale, “Sister Sarah” (liberamente ispirata alla figura di Aimee Semple McPherson). Il collier ben presto sembra assumere una vita propria, come in una versione a buon mercato di Madame de… La recitazione merita un commento a parte. Il cast è estremamente disomogeneo per stile e bravura. Ogni attore sembra recitare in un film diverso: a volte ci sembra di assistere a un’opera teatrale, altre a un b-movie hollywoodiano. I personaggi incarnano tipologie talmente stravaganti che il film sembra tratto da un dipinto di Max Beckmann, e ciò che va in scena nel covo assomiglia a uno studio musicale sulla dissonanza. Intrappolati insieme nella trama, tormentati dalle involontarie conseguenze delle loro azioni e dall’intimità che ne consegue, i personaggi iniziano a fronteggiarsi l’un l’altro quasi come in un inferno sartriano. Nel cuore del loro covo, la petulante e infantile Mansfield diventa una Lolita pericolosamente destabilizzante. Questa copia mostra il film nella sua versione integrale, ed è uno dei risultati più recenti del vasto programma intrapreso dalla Sony Pictures Entertainment per restaurare e tutelare il suo archivio cinematografico. Il restauro della pellicola, avvenuto sotto la supervisione di Grover Crisp, è stato condotto presso la Cinetech di Valencia, mentre il restauro del sonoro è opera della Chace Productions (Burbank).
Roger S. Harlow
Copia Restaurata Da Sony Pictures Entertainment. Gli Ostacoli Che Il Restauro Ha Dovuto Fronteggiare Derivavano Dalla Fragilità E Il Deterioramento Del Negativo Originale E Della Colonna Sonora. Molti Problemi Sono Stati Risolti Grazie A Un Master Positivo Risalente Ai ’50. La Colonna Sonora Mono Inglese È Stata Restaurata A Partire Da Un Lavander 35mm Deteriorato E Da Una Pista Magnetica Contenente Musiche Ed Effetti Sonori Su Supporto 35mm Deteriorato