THE BLUE ANGEL (Versione Usa – US Version)

Josef von Sternberg


T. or.: Der Blaue Engel. T. it.: L’angelo azzurro Sc.: Carl Zuckmayer, Karl Vollmöller, Josef von Sternberg, dal romanzo «Professor Unrath» di Heinrich Mann, supervisione dell’autore. Adattamento: Robert Liebmenn. F.: Günter Rittau, Hans Schneeberger. Mu.: Friedrich Holländer. Parole delle canzoni in inglese: Sam Lerner. M.: Sam Wintson, Walter Klee. Scgf.: Otto Hunte, Emil Hasler. Cost.: Varady (non accreditato). Su.: Fritz Thiery. Cast: Emil Jannings (Prof. Immanuel Rath), Marlene Dietrich (Lola-Lola), Kurt Gerron (Kiepert), Rosa Valletti (Guste, sua moglie), Hans Albers (Mazeppa), Reinhold Bernt (il clown), Eduard von Winterstein (il preside), Hans Roth (il guardiano), Rolf Müller (Angst, studente), Roland Varno (Lohmann, studente), Carl Balhaus (Ertzum, studente), Robert Klein-Lörk (Goldstaub, studente), Wilhelm Diegelmann (il capitano), Gerhard Bienert (il poliziotto), Karl Huszar-Puffy (proprietario del cabaret), Ilse Fürstenberg (la domestica del prof. Rath), Veintraub Syncopaters. Prod.: Erich Pommer per UFA; 35mm. L.: 2857 m. D.: 104’ a 24 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Come noto, Der blaue Engel fu realizzato contemporaneamente in versione tedesca e americana. Furono pertanto girati e montati due negativi completi. Purtroppo, della versione tedesca sono sopravvissuti solo elementi di qualità inferiore (copie positive o duplicati), mentre il negativo originale per le immagini e la colonna sonora è andato perduto. Con esso è andata perduta in buona sostanza la qualità fotografica dell’originale, fondamentale nel lavoro intrapreso da von Sternberg nella costruzione del «personaggio-Marlene» e della sua fama internazionale. Lo stesso si può dire del sonoro, estremamente complesso, soprattutto nel caso della versione americana, nella quale si intrecciano i due piani prodotti dai dialoghi americani e da quelli lasciati in tedesco. Infatti, l’invenzione narrativa che giustifica la versione americana è che Lola è in realtà di madrelingua inglese, mentre il Porfessor Rath insegna inglese «at the local High School». Da qui la continua mescolanza delle due lingue, tipica degli anni della transizione al sonoro. Fortunatamente, si è conservato il negativo originale (scena e colonna) della versione americana, anche se rimaneggiato e contenente alcune parti di qualità inferiore, provenienti da duplicati d’epoca (anche per la colonna). Il complesso progetto di restauro (ancora in corso per quanto riguarda la versione tedesca, della quale si stanno raccogliendo i migliori materiali disponibili) ha per il momento permesso di riportarci lo splendore di Der Blaue Engel, seppure sotto le spoglie «americane» di The blue Angel, che nella versione restaurata ci fa intravvedere le qualità dell’originale.

Nicola Mazzanti

La performance di Emil Jannings in The Blue Angel è talmente brillante che, come una sorta di paradosso cinematografico, finisce per danneggiare il film. È talmente bella che fa male. […] Il problema è che Jannings è diabolicamente commovente, terribilmente convincente e reale nel ritrarre il crollo mentale, morale e fisico del suo personaggio. Egli costruisce la figura del dignitoso professore pedante in modo così serio e scrupoloso che, assistendo alla sua graduale umiliazione, si ha l’impressione di trovarsi davanti a una persona che conosciamo; si finisce per credere alla rovina di cui si è testimoni e si prova un senso di vergogna, sapendo che non si ha il diritto di assistervi. È come se si facesse irruzione sul luogo di una tragedia privata, con l’impressione che l’unica cosa da fare sia borbottare una scusa e allontanarsi in nell’imbarazzo. Ci si sente intrusi, non spettatori. […] Non avendo praticamente alcuna cognizione di strategie propagandistiche, non sapremmo dire se l’onniveggente organizzazione della Paramount abbia fatto bene a pubblicizzare Miss Dietrich come la Nuova Garbo, o se abbia semplicemente fallito nel non dare credito alle doti personali dell’attrice tedesca. Certo è vero che la nuova arrivata somiglia vagamente all’Incomparabile, ma non si tratta di una somiglianza così impressionante, come sostiene la pubblicità. La ragione principale di questo paragone è dovuta al fatto che la prima scena di Morocco era costruita in modo tale che Miss Dietrich, nei modi e nell’aspetto del suo personaggio, ricordava un’imitazione, piacevolmente riuscita, di Greta Garbo in Anna Christie. Dopo questo episodio, l’attrice sembrava sempre meno un’imitazione e dimostrava sempre più di possedere una personalità originale. Ora, in The Blue Angel, realizzato prima di Morocco ma distribuito successivamente, ci sembra definitivamente chiaro che non siamo di fronte a una star sintetica o a un’invenzione della pubblicità.

Edward Weitzel, in «The Moving Picture World», 27/8/1931

 

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Restaurato nel 2001 da un nitrato originale dalla Murnau Stiftung in collaborazione con il Bundesarchiv-Filmarchive Berlin / Koblenz e il contributo e il supporto tecnico de L’Immagine Ritrovata