THE BATTLES OF CORONEL AND FALKLAND ISLANDS
Scen.: Frank C. Bowen, John Buchan, Harry Engholm. F.: Jack Parker, Stanley Rodwell, E.E. Warneford. M.: Merritt Crawford. Int.: Craighall Sherry (ammiraglio Sturdee), Hans von Slock (ammiraglio von Spee). Prod.: H. Bruce Woolfe per British Instructional Films Ltd., The British Admiralty, The Navy League ·DCP. Bn.
Scheda Film
The Battles of Coronel and Falkland Islands è un film drammatico o un documentario? Sulla scala che va dalla fiction alla non fiction quest’opera è più vicina alla prima categoria ma con forti elementi documentari. È essenzialmente una ricostruzione molto accurata delle due azioni navali che si svolsero nei primi mesi della Grande guerra. Nella prima battaglia al largo di Coronel, in Cile, l’ammiraglio tedesco Maximilian von Spee attaccò e affondò i due incrociatori corazzati britannici Good Hope e Monmouth causando la perdita di tutto l’equipaggio (1570 morti) e del viceammiraglio Craddock. L’Ammiragliato britannico, diretto da Winston Churchill e dall’ammiraglio ‘Jackie’ Fisher, inviò gli incrociatori Inflexible e Invincible comandati dal contrammiraglio Sturdee ad attaccare von Spee al largo delle isole Falkland. Il film era la più ambiziosa di una serie di ricostruzioni di celebri battaglie realizzata dalla compagnia di Harry Bruce Woolfe, la British Instructional Films. […] La fotografia, la composizione, le luci e il ritmo sono magistrali, ma il film conserva anche una forte dimensione documentaria grazie alla fondatezza storica e all’uso degli esterni originali e credibili rimpiazzi (le scene di Port Stanley nelle Falkland furono girate a St. Mary nelle Isole Scilly). Quello che oggi forse più colpisce il pubblico è l’impiego di vere navi da guerra, reso possibile dalla collaborazione con l’Ammiragliato. Le navi sono le protagoniste del film, tanto che nella copia superstite sono accreditate, contrariamente agli attori. Ottenuto l’accesso alle navi della flotta mediterranea nelle acque di Malta e nel porto di Devonport, Summers beneficiò anche della collaborazione di eccellenti scrittori e consulenti quali John Buchan e Harry Engholm e perfino di un giovane Anthony Asquith, che frequentava gli studios in attesa che gli venisse offerta la sua prima occasione. C’era anche un’eccellente squadra tecnica che seppe gestire i dettagli logistici delle riprese in mare su una nave da guerra e il complesso lavoro di montaggio. La sezione della durata di sette minuti intitolata The Effort, che mostra i preparativi dei due incrociatori, è a mio avviso uno dei migliori esempi di cinema britannico.
Bryony Dixon
Nei suoi ottantasei anni il film aveva subito estesi danni da usura. Alcune scene cruciali erano gravemente danneggiate e mancavano degli inserti, quali lettere e telegrammi, che abbiamo avuto la fortuna di recuperare da un’altra copia. I materiali originali furono acquisiti dal BFI intorno alla fine degli anni Quaranta, ma i negativi originali nitrato si erano presto decomposti. Abbiamo lavorato principalmente con una copia positiva di seconda generazione e con alcuni elementi più recenti che sono stati sottoposti a scansione a risoluzione 4K. Per restituire la qualità di un’opera cinematografica formidabile ci sono voluti mesi di restauro digitale e un esteso intervento di grading. Abbiamo prodotto sia un nuovo negativo 35mm, sia master digitali per conservare in modo permanente questo patrimonio nazionale.
Ben Thompson
Restaurato da BFI in associazione con Deluxe Digital. Musica originale eseguita da The Band of Her Majesty’s Royal Marines. Nuova partitura composta e orchestrata da Simon Dobson, commissionata da BFI con il contributo di Arts Council England, Gosling Foundation, Hartnett Conservation Trust, PRS for Music Foundation e Charles Skey Charitable Trust.
Restaurato con il sostegno di Matt Spick.