SUD’BA BARABANŠČIKA

Viktor Ėjsymont

[La sorte di un tamburino] Sog.: dalla novella omonima di Arkadij Gajdar. Scen.: Arkadij Gajdar, Lija Solomjanskaia. F.: Bencion Monastyrskij. Scgf.: Aleksandr Dichtjar. Mus.: Lev Švarc. Int.: Daniil Sagal (Batašov), Serioža Jasinskij (Serioža, suo figlio), Alla Larjonova (Valentina), Andrej Abrikosov (Polovcev), Viktor Chochrjakov (zio Vasia), Klavdija Polovikova (la vecchia), Aleksandr Lebedev (Jurka), Vasilij Krasnoščëkov (Kriučkonosyj), Leonid Pirogov (il vecchio Jakov), Nikolaj Timofeev (Gračkovskij). Prod.: Moskovskaja kinostudija im. Gor’kovo · 35mm. Bn.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Sud’ba barabanščika è un altro esempio degli splendidi film per ragazzi prodotti in quegli anni in Unione Sovietica, anche se non gode della fama di un Kortik. Ancora una volta è interessante guardare all’autore dell’omonimo romanzo da cui è tratto Sud’ba barabanščika: Arkadij Gajdar, celebre soprattutto per Timur i ego komanda (1940), romanzo che narra le avventure di un gruppo di ragazzi all’epoca della rivoluzione e che è ancor oggi assai popolare in tutto il mondo ex-sovietico. In URSS il libro ispirò perfino un movimento giovanile, i Timurovcy, che prendeva il nome dal protagonista (il quale a sua volta si chiamava come il figlio di Gajdar). Gajdar padre e figlio furono entrambi soldati: il primo, che aveva sposato la causa della Rivoluzione a soli 13 anni, combatté nell’Armata Rossa dal 1918 al 1924 e morì partigiano nel 1941, mentre Gajdar figlio concluse la sua carriera nella marina con il grado di contrammiraglio. Timur, il personaggio letterario, fu protagonista di ben due film per ragazzi realizzati durante la Seconda guerra mondiale (Timur i ego komanda, Aleksandr Razumnyj, 1940; Kljatva Timura, Lev Kulešov, 1942). Sud’ba barabanščika, concepito ancor prima di Timur i ego komanda, fu però girato solo molto tempo dopo. Il suo giovane protagonista è decisamente meno eroico di Timur: un ragazzino di buon carattere ma sfortunato che finisce coinvolto in situazioni troppo complesse per lui. Suo padre è lontano, vittima di un complotto che l’ha fatto finire in prigione. Sta tutta qui la rilevanza politica di Sud’ba barabanščika: è tra le poche opere che trattano, per quanto allusivamente, la questione dei crimini di stato nei decenni precedenti. Ma va notato che questo aspetto, benché importante, è solo un elemento secondario della trama. Viktor Ėjsymont, maestro minore che meriterebbe uno studio più approfondito, rivela ancora una volta il suo talento sottile nel narrare la normalità, la sua sicura padronanza del genere e una magnifica sensibilità per il mondo giovanile.

Olaf Möller

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