STUKAS

Karl Ritter

T.it.: Aquile d’acciaio; Scen.: Felix Lützkendorf, Karl Ritter; F.: Heinz Ritter, Walter Meyer, Walter Rosskopf, Hugo von Kaveczynski; Mu.: Herbert Windt; Int.: Carl Raddatz (cap. Heinz Bork), Albert Hehn (ten. Hesse), Hannes Stelzer (ten. H. Wilde), O. E. Hasse (Dr. Gregorius), Else Knott (infermiera), Josef Dahmen (serg. Traugott), Adolf Fischer (sergente Fritz), Ernst von Klipstein (ten. Patzer von Bomberg), Ursula Deinert, Marina von Ditmar; Prod.: Universum Film A.G. 35mm. L.: 2330 m. D.: 85’. Bn.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Stukas ha le caratteristiche di un’operetta guerriera, in cui il rombo delle squadriglie e l’esplosione delle bombe fungono da refrain. Dalla partitura trionfante di Herbert Windt che accompagna i titoli di testa, fino al grande balletto finale, la guerra diventa musica, l’artista è chi sa uccidere (…). La costruzione del film è senza sorprese. In una bobina su due è presente un volo, sempre caratterizzato da un incidente spettacolare: in genere un atterraggio di fortuna (con o senza ribaltamento seguito da incendio), da cui l’equipaggio esce miracolosamente indenne. Non c’è praticamente un solo morto dalla parte tedesca e, quando c’è, la notizia è riferita in modo discreto, furtivo. L’altra bobina si svolge a terra, sul campo o, eccezionalmente, nelle retrovie. Wagneriano fino in fondo, Stukas termina con un miracolo musicale. Un soldato ferito e triste viene mandato a Bayreuth, accompagnato da un’infermiera. Un primo piano del pilota illuminato rivela le virtù della Tetralogia e segna la sua resurrezione. Sente l’appello di Sigfrido e, tutto contento, raggiunge immediatamente la sua squadra.

Pierre Cadars, Francis Courtade, Histoire du cinema nazi, Le Terrain Vague, 1977

 

Copia proveniente da

per concessione del Ministero degli affari esteri della Repubblica Federale Tedesca