STRANGE ILLUSION

Edgar G. Ulmer

35mm. L.:2338 m. D.: 83’ a 24 f/s.  Out of the night-Strana illusione-Fuori della notte-Sangue nel sogno / USA, 1945). R.: Edgar G. Ulmer. S.: Fritz Rotter. Sc.: Adele Comandini. Scgf.: Paul Palmentola. F.: Philip Tannura. C.: Leo Erdody. In.: Jimmy Lydon (Paul Cartwright), Warren William (Brett Curtis), Sally Eilers (Virginia Cartwright), Regis Toomey (il dottore Vincent), Charles Arnt (il professor Muhlbach), George H. Reed (Benjamin), Jayne Hazard (Dorothy Cartwright), Jimmy Clark, Mary McLeod, Pierre Watkin, Charles Wagenheim, Edmund Cobb. P.: Producers Realeasing Corp.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

PB: Dopo Bluebeard, lei ha realizzato Strange Illusion. Come le è venuta l’idea di questo film?
EGU: A New York il lavoro teatrale di [Fritz] Rotter, Letters from Lucerne, con Gerte Mosheim, fu un gran fiasco. Io lo vidi e mi sembrò molto bello, anche se non era ben scritto – Rotter faceva soprattutto commedie musicali. Convinsi Fromkess a comprarne i diritti, ma quando scrivemmo la sceneggiatura mi allontanai talmente dal testo di Rotter che glielo rivendemmo! All’epoca ero affascinato dalla psicanalisi e quella storia parlava di un rapporto tra padre e figlio. Il film venne accolto molto bene dalla critica. Se abbia incassato, non lo so. Allora stavo già mordendo il freno, volevo lasciare la PRC. (Peter Bogdanovich, “Edgar G. Ulmer. An Interview”, Film Culture, 58.59.60, 1974)

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