[SOLDATSRUSSES]1905

George Rogers

35mm.L.:53m.Col

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Un genere: le attualità

Quando oggi usiamo la definizione “attualità ricostruita”, lasciamo spesso intendere che questo genere di rappresentazione, che riferisce un avvenimento attraverso la sua messa in scena, potesse essere falsa e ingannevole per lo spettatore. È vero che alcuni testi, a metà tra il serio e il faceto, o alcuni disegni che trattavano l’argomento da un punto di vista astutamente commerciale, giocavano con l’ingenuità del pubblico.

Ma noi siamo convinti che si tratti di un topos, poiché ben si inserisce nell’idea di una ricezione primitiva dell’immagine cinematografica. Che si tratti insomma di una variante della famosa leggenda secondo cui il pubblico si spostava veramente quando sullo schermo arrivava il treno alla stazione de La Ciotat. Useremo esclusivamente l’espressione presente nei cataloghi: “vedute di attualità”, che può benissimo definire sia immagini riprese en plein air sia scene ricostruite in studio, purché rappresentino un fatto di cronaca più o meno recente, più o meno sensazionale, più o meno correlato con altre immagini e altri racconti. E mostreremo le une e le altre, talvolta anche le une nelle altre.

Quando, partendo dai titoli presenti in un catalogo di vendita, ricerchiamo nella stampa coeva gli avvenimenti e le date, è sorprendente constatare a che punto le “vedute di attualità” riguardassero soggetti familiari agli spettatori che leggevano “L’Illustration” o “Le Petit Journal”, per citare esempi francesi.

Il nostro programma si propone di far conoscere alcune delle modalità di informazione visiva in uso prima dell’era del cinegiornale. Tre o quattro anni dopo, l’arrivo di questo nuovo genere sarà la probabile causa della scomparsa di ciò che caratterizzava gli anni dal 1900 al 1905: l’attualità rappresentata o messa in scena; una forma, sia detto en passant, che i quadri del Museo Grévin usavano già da parecchio tempo.

Roland Cosandey

Copia proveniente da