RAZNYE SUD’BY

Leonid Lukov

Scen.: Leonid Lukov, Jakov Smoljak. F.: Michail Kirillov. Scgf.: Pëtr Paškevič. Mus.: Nikita Bogoslovskij. Int.: Tat’jana Pileckaja (Tanja Ogneva), Julian Panič (Fedja Morozov, suo marito), Lev Sverdlin (padre di Tanja), Ol’ga Žizneva (madre di Tanja), Bruno Frejndlich (Roščin), Tat’jana Konjuchova (Sonja Orlova), Georgij Jumatov (Stëpa Ogurcov), Ada Vojcik (madre di Fedja), Vladimir Dorofeev (Sergejčuk), Sergej Blinnikov (Zubov). Prod.: Kinostudija imeni M. Gor’kovo. 35mm. D.: 104’. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Raznye sud’by fu accolto con scetticismo dai giovani critici del Disgelo, i quali lo giudicarono troppo didattico e scarsamente raffinato. Rimproveri non del tutto infondati, soprattutto per quanto concerne la sceneggiatura e lo stile del regista, così povero di allusioni culturali che Dovženko non senza malizia definì Lukov un “talento biologico”. Tuttavia il film ebbe un successo enorme ed è ancora oggi molto popolare. È una tipica opera del Disgelo, se non altro perché si concentra completamente sulla sfera dei sentimenti, proibita nel tardo periodo staliniano. I conflitti sociali, marginali nella trama, appaiono ora come vestigia del passato, ora come oggetto di radicale ripensamento. Per esempio, il fatto che la protagonista esponga i suoi problemi coniugali alla riunione del Komsomol serve a dimostrare il suo cinismo. Mentre la tesa reazione dell’amante di lei – l’attempato compositore – alle recensioni della sua opera è un’eco del periodo staliniano, quando una critica negativa valeva una condanna.
È significativo che la protagonista, in partenza caratterizzata semplicemente come ‘donnina graziosa’, diventi nell’interpretazione della bella Tat’jana Pileckaja la vera star del film. Quanto più il suo personaggio viene sconfessato, tanto più l’attrice appare seducente. E la scoperta della donna bella ma insidiosa e predatrice è un altro fenomeno tipico del primo cinema del Disgelo.
La struttura del film si articola in almeno tre linee narrative paritarie il cui comune denominatore è la protagonista-‘vamp’ che invade la vita privata altrui distruggendone l’armonia. Lo sviluppo della trama prefigura la struttura del serial televisivo (e del resto i film di Lukov, a partire da Bol’šaja žizn’ [Una grande vita], tendono alla serialità). Non a caso il titolo provvisorio era Znakomye sud’by’ (Destini comuni), indicatore di una precisa consapevolezza delle convenzioni e dei confitti della cultura di massa (il cambiamento di titolo fu imposto dal ministero della cultura per accentuare il tono didattico).

Evgenij Margolit

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