Ragbar

Bahram Beyzai

T. int.: Downpour. Scen.: Bahram Bayzaie. F.: Barbod Taheri. M.: Mehdi Rajaeeyan. Mus.: Shida Garachedaghi. Int.: Parviz Fannizadeh (Hekmati), Parvaneh Masumi (Atie), Manuchehr Farid (Rahim), Mohammad Ali Keshavarz (Nazem), Hossein Kasbian, Jamsheed Layegh, Chehrazad. Prod.: Barbod Taheri per Mehregan Film. DCP. D.: 122′. Bn.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il restauro è stato realizzato a partire da una copia positiva con sottotitoli inglesi fornita dal regista Bahram Bayzaie. Trattandosi dell’unica copia sopravvissuta del film – essendo state tutte le altre confiscate e presumibilmente distrutte – il restauro ha richiesto un considerevole lavoro fisico e digitale. La copia sopravvissuta era pesantemente danneggiata a causa di graffi, strappi di perforazioni e giunte. Per completare il restauro sono state necessarie oltre 1500 ore di lavoro.

Al tempo di Downpour i film commerciali e intellettuali si fondavano sugli stessi equilibri. La morale dei film commerciali drammatici o d’azione aveva sfumature politiche e sociali. I film intellettuali d’altro canto erano lodati perché sapevano comunicare con la cultura di massa. In quel senso, io non aspiro a essere popolare. A mio parere gran parte della morale comune è sbagliata e ne siamo tutti vittime. Dunque io tradisco il mio popolo se la condivido. Ho preso le distanze dalla morale dei partiti politici. Per questo sono stato etichettato come inaccessibile. Ma sotto la mia asprezza ci sono un amore e un rispetto che non esistono nelle opere create per lusingare le masse. Il mio pubblico è costituito da coloro che si sforzano di fare un passo avanti, non da chi custodisce i vecchi equilibri o teme l’autocritica e il dubbio.

Bahram Bayzaie

Sono molto fiero che la World Cinema Foundation abbia restaurato questo film saggio e bellissimo, il primo del regista Bahram Bayzaie. Lo stile mi ricorda ciò che amo di più dei film neorealisti italiani e la trama ha la grazia di una favola antica: le radici culturali di Bayzaie affondano nella prosa, nella poesia e nel teatro persiani. Bayzaie, che oggi vive in California, non ricevette mai dal governo del suo paese il sostegno che avrebbe meritato e addolora pensare che questo film straordinario, un tempo così popolare in Iran, abbia rischiato di scomparire per sempre. Il negativo originale è stato confiscato o distrutto dal governo iraniano e non è rimasta che una copia 35mm con sottotitoli inglesi permanenti. Oggi tutto il mondo potrà finalmente vedere questo magnifico film.

Martin Scorsese

Restaurato nel 2011 da World Cinema Foundation presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata. Restauro finanziato da Doha Film Institute