QUI DONC A RÊVÉ?

Liliane de Kermadec

Sog.: ispirato al romanzo Attraverso lo specchio (1871) di Lewis Carroll. Scen.: Liliane de Kermadec, Hélène de Chatelain. F.: Jean Penzer. M.: Anne-Marie Cotret. Int.: Delphine Seyrig (la regina bianca), Roger Blin (il re nero), Stéphane Fey (il re bianco), Paulette Annen (la regina nera), Cécile Delpire (la giovane), André François (il cavaliere bianco), Dominique André (il cavaliere nero). DCP. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Intervistata alla televisione nel 1975, Liliane de Kermadec rispose all’eterna domanda sulla definizione del “cinema di donne”: “Come donna sono alla ricerca della mia identità. Come regista sono alla ricerca del mio linguaggio”. Permeata da un discorso femminista, l’opera di Liliane de Kermadec non ha mai smesso di essere teatro di sperimentazioni. Qui donc a rêvé? il suo secondo cortometraggio, uscito nel 1965, ne è un esempio audace a livello formale. Questo film sperimentale girato in un bianco e nero onirico si ispira ad Attraverso lo specchio di Lewis Carroll. La giovane protagonista, un’Alice in cerca di potere, incrocia Delphine Seyrig, che interpreta una vulnerabile regina bianca. Qui donc a rêvé? si distingue per il virtuosismo estetico e i movimenti di macchina ipnotici che ci immergono nel sogno. Appare perfino per qualche istante il colore rosso, come una sorpresa. Nei suoi film Liliane de Kermadec ha sempre adottato un atteggiamento sfumato nei confronti dell’emancipazione femminile, e Qui donc a rêvé? non fa eccezione. La giovane Alice, divenuta finalmente regina, è ridotta al suo solo aspetto fisico una volta incoronata. Delphine Seyrig l’applaude con una miriade di “come siete bella”, complimento che pronunciato da una voce del femminismo suona ironico. Passata la frenesia del film, ci rimangono queste domande: qual è la fonte del nostro immaginario e, soprattutto, chi è che ha sognato?

Zoé Richard

Copia proveniente da

per concessione di Arte France. Digitalizzato in 4K nel 2022 da La Cinémathèque française presso il laboratorio CNC – Centre national du cinéma et de l’image animée, a partire da una copia 35mm. Audio restaurato presso il laboratorio L.E. Diapason.