PEAU DE PÊCHE
Sog.: dal romanzo omonimo di Gabriel Maurière. Scen.: Jean Benoît-Levy. F.: Georges Clerc. Int.: Maurice Touzé (Peau de pêche), Denise Lorys (Madame Desfleuves), Simone Mareuil (Lucie), Jimmy Gaillard (Peau de Pêche bambino), Pierre Lecomte (La Ficelle), Marcel Carpentier (il sindaco), Blanche Beaume (la madre), le petit Bisson (La Ficelle bambino), Martine (Lucie bambina), Vardannes (l’agricoltore). Prod.: G.F.F.A.-Gaumont-Franco Film- Aubert. 35mm. L.: 2243. D.: 89’ a 24 f/s. Bn.
Scheda Film
Lui i documentari li chiamava film di vita, e la vita, pregna di dramma, lo ha naturalmente portato al film drammatico vero e proprio. […] Se ha ottenuto una resa così buona con i bambini, è perché era in grado di capirli.
Marie Epstein, Le Patron tel que je l’ai connu
Ci si può solo felicitare con la Aubert per l’uscita di questo film francese, che dimostra il suo desiderio di aiutare i giovani, perché Jean Benoît-Lévy e Marie Epstein sono dei giovani.
Jean Marguet, “Cinémagazine”, n. 3, 18 gennaio 1929
Il piccolo Jimmy Gaillard figura come attore principale in tre film consecutivi di Jean Benoît-Lévy e Marie Epstein: Peau de pêche, Jimmy bruiteur e Le Cœur de Paris. Non è azzardato affermare che si tratti del loro primo divo. Quel tipico marmocchio lionese scovato sul palcoscenico del teatro dei Célestins incarna con estro la classica figura del poulbot, il monello di Montmartre, come se fosse nato e vissuto lì. Peau de pêche è lui, con le sue guance che arrossiscono per l’emozione, e sulla soglia degli anni Trenta Jimmy è un attore bambino alla moda, “uno dei migliori”.
In un’intervista a “Pour vous” nel dicembre 1931, Jimmy Gaillard rivela la sua venerazione per Maurice Chevalier: “Sa, è lui che mi ha insegnato a portare la paglietta come si deve, a pettinarmi a modino, a rendere espressivo anche il nodo della cravatta, ecc.; insomma è quasi il mio maestro e mi piacerebbe proprio avere il suo talentaccio!”. La graziosa Simone Mareuil (appena prima di Un chien andalou) e Maurice Touzé (grande dimenticato del cinema francese a causa della sua breve carriera e nondimeno uno dei più commoventi volti degli anni Venti, basti pensare a La Belle Nivernaise) completano il giovane cast di questo primo lungometraggio di finzione sul tema del ritorno alla terra e del passaggio all’età adulta. Come curiosità, segnaliamo l’apparizione delle piccole Françoise e Geneviève, figlie di Lucy et Jean Benoît-Lévy, nel ruolo delle damigelle che reggono lo strascico della sposa all’uscita della chiesa della Madeleine.
Peau de pêche inaugura l’interesse del duo Epstein-Lévy nei confronti della gioventù, ma è anche un’autentica ode alla campagna francese, all’aria aperta, alla terra. Per citare la storica del cinema Valérie Vignaux: “Il cineasta trasforma i discorsi contro la desertificazione delle campagne in canto patriottico agrario”.
Emilie Cauquy