Papirosnica Ot Mossel’proma
T. It.: La Venditrice Di Sigarette Di Mosselprom; T. Fr.: La Vendeuse De Cigarettes Du Mosselprom; Scen.: Aleksei Fajkò, Fjodor Otsèp; F.: Juri Zeljabuzskij; Scgf.: Vladimir Bal- Ljuzek, Sergej Kozlovskij; Int.: Juliya Sòlnceva (Zina Vesenina), Igor Il’inskij (Nikodim Mityusin), Anna Dmochovskaja (Maria Ivanovna Rybcova), Nikolaj Cereteli (Latugin, Cameraman), Leonid Baratov (Barsov-Aragonsky, Regista), M. Cybulsky (Oliver Mac-Bright, Americano), G. Kravcenko, M. Rogozin, N. Visnjàk; Prod.: Mezrabpom-Rus’; 35mm. L.: 2302 M. D.: 102′ A 18 F/S. Bn.
Scheda Film
Presentato al momento della sua uscita nel 1924 come la prima commedia sovietica, Papiròsnica ot Mossel’proma (La venditrice di sigarette del Mossel’proma) fu uno dei grandi successi della stagione in URSS dove beneficiò di una larga diffusione. Ma le avventure della giovane Zina, che scopre i retroscena della settima arte innamorandosi del cameraman Latugin, furono accolte più freddamente dalla critica: il film in effetti fu giudicato troppo leggero e ideologicamente “inconsistente”. Questa commedia, girata a Mosca in ambienti naturali, è una testimonianza rimarchevole di una parte molto originale della produzione sovietica degli anni Venti. Si tratta in effetti di uno dei primi film prodotti dalla Mezrabpom-Rus’, uno studio semi-privato, che riuscì a conciliare autonomia, impegno politico e innovazione artistica e fece girare i migliori artisti dell’epoca.
Papirosnica ot Mossel’proma è emblematico del ruolo centrale che la Mezrabpom accordava agli attori: Juri Zeljabuzskij, uno dei fondatori dello studio, scelse in effetti questa commedia di attori molto conosciuti, perlopiù usciti dal teatro, e di cui il principale è Igor Ilinski, che interpreta il ruolo del contabile Mityusin. Papiròsnica ot Mossel’proma è anche un documento unico sulla Mosca degli anni Venti prima delle grandi trasformazioni urbane del periodo staliniano. Questo film, grazie al sostegno della Fondation Groupama Gan pour le Cinéma, è stato oggetto di un restauro nel fotochimico tradizionale. Consentendo la riscoperta di questo film, la Cinémathèque de Toulouse intende rendere omaggio non soltanto ad una produzione assai singolare, ma anche alla forte relazione che la unisce da lunghi anni al Gosfilmofond.
Natacha Laurent, Cinémathèque de Toulouse