ORCHESTERPROBE
Sc.: Karl Valentin e Liesl Karlstadt, dagli episodi «Das komische Orchester», «Theater in der Vorstadt», «Hoffmanns Erzählungen», «Der Zufall» e «Dichter und Bauer», tratti dalla pièce «Tingeltangel». Cast: Karl Valentin (trombettista e violinista), Liesl Karlstadt (direttore d’orchestra), Josef Eichheim. Prod.: Ondra-Lamac Film; 35mm. L.: 605 m. D.: 22’ a 24 f/s.
Scheda Film
Da un certo punto di vista, Orchesterprobe descrive in maniera vivace quel processo in cui gli oggetti si «estraniano» dalla funzione con cui sono stati costruiti: una forchetta viene usata come diapason, un archetto da violino ed una bacchetta da direttore d’orchestra come fioretti, una tromba come megafono. […] L’incredibile scena della lotta fra archetto di violino e bacchetta del direttore d’orchestra dimostra proprio quanto il musicista si diverta a disturbare in ogni modo l’esecuzione: egli imita impeccabilmente le posizioni della scherma, mette la mano libera sul fianco, inizia il combattimento con la tipica mossa di attacco. Tutti i suoi movimenti diventano una elegante parodia, che si conclude con la deposizione finale dell’archetto-spada nel fodero immaginario della cintura. Ogni azione deve essere stata studiata con precisione, ma è anche il frutto di una improvvisazione vivace e spontanea; alla fine Valentin sembra proprio non riuscire a fermarsi, ripete i movimenti svelto come un fulmine, mettendo ancora più in luce il suo rapporto combattivo e contrastato con il direttore d’orchestra. Non va inoltre dimenticato che Orchesterprobe fu realizzato proprio nell’anno in cui i nazisti presero il potere: il film tratta dunque anche di un oppositore individualista, che non lascia che le sue idee vengano calpestate, che alla fine suona nell’orchestra secondo il suo tempo e vuole avere comunque ragione sulla bacchetta del direttore d’orchestra, che esaspera la parola «Marsch» [marcia] fino a farla diventare «’m Arsch» [in culo].
Michael Schutte e Peter Syr (a cura di), Karl Valentins Filme, München/Zürich, R.Piper, 1978