MITCHELL AND KENYON 291: WHITSUNTIDE FAIR AT PRESTON
Prod.:Mitchell and Kenyon 35mm.L.:20m.Bn
Scheda Film
Tempo e racconto I
Nel 1905 Albert Einstein, seduto alla scrivania della sua stanza a Berna, elaborava la teoria della relatività. E già, che cosa dice quella teoria? Il tempo è relativo? Tempo uguale a movimento? Energia uguale a luce per tempo al quadrato? O forse al rettangolo? “Energia più tempo uguale a luce in movimento in un rettangolo…” – sì, così all’incirca è giusto.
Le riprese panoramiche e le carrellate, attraverso il movimento della cinepresa, cambiano continuamente il campo dell’immagine nello scorrere continuo del tempo. Nelle trasformazioni, un sottogenere delle scènes à trucs, in un campo d’immagine fisso avvengono dei cambiamenti. I trucchi delle scènes à trucs rendono questi movimenti indipendenti dal tempo reale, e nel caso più semplice, contrapposti. Congruenza con il tempo reale, continuità e discontinuità sono strutture puramente temporali, e una di esse si avvera per forza di cose in ogni attimo del film. In aggiunta alla progressione normale del tempo, l’anticipazione, il ricorso e le relazioni di causa ed effetto possono installare tempi interni: nasce così il tempo del racconto.
Mariann Lewinsky