Maynila Sa Kuko Ng Liwanag

Lino Brocka

T. int.: Manila in the Claws of Light. Scen.: Clodualdo del Mundo dal romanzo omonimo di Edgardo Reyes. F.: Miguel de Leon. M.: Edgardo Jarlego, Ike Jarlego. Mus.: Max Jocson. Su.: Luis Reyes, Ramon Reyes. Int.: Bembel Roco (Julio Madiaga), Hilda Koronel (Ligaya Paraiso), Lou Salbador Jr. (Atong), Tommy Abuel (Pol), Jojo Abella (Bobby), Juling Badabaldo (Misis Cruz). Prod.: Miguel de Leon, Severino Manotok per Cinema Artists. DCP. D.: 124′. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Alcuni sicuramente ricorderanno il giorno in cui a Cannes si cominciò a parlare di un piccolo film filippino a basso budget. Era il 1978. Secondo alcuni si trattava di un film ‘sporco’, a ennesima riprova del fatto che un’opera nata nelle fogne può contenere tanta passione da sconfinare nella tragedia, come aveva osservato il grande scrittore Lu Xun. Lino Brocka è stato uno dei registi più fisici della storia del cinema. […] Possedeva una straordinaria vitalità, che espresse nelle grandi manifestazioni organizzate contro il regime di Marcos. Con i proventi dei suoi film acquistò sofisticate attrezzature sonore che gli permisero di riprendere l’intera Epifanio de los Santos Avenue, l’imponente asse autostradale che taglia Manila da nord a sud. Lino conosceva tutte le arterie di questa metropoli brulicante, che esplorava come faceva con le vene dei reietti dei suoi film. Poteva capitare che una vena si rompesse, e allora il sangue si riversava sullo schermo: accadde con Insiang, Jaguar, Bona, Bayanko, tutti presentati a Cannes. E poi, di punto in bianco, la morte: in uno stupido, evitabile incidente stradale. […] Ma ancora oggi, quando guardate Manila, siete bruciati da una fiamma che non si spegne mai.

Pierre Rissient

Ultrarapido, di una vitalità feroce, inclassificabile, questo piccolo uomo si trova esattamente nel cuore del suo paese. Le contraddizioni della cultura e del cinema filippino lui le conosce tutte, le vive tutte. Brocka non è un eroe solitario, è un personaggio pubblico, un marginale ‘esposto’, calunniato e protetto dalla fama che sta nascendo all’estero. In lui c’è qualcosa di pasoliniano: il rispetto per la cultura ‘bassa’, l’emozione di fronte alla bellezza dei corpi, la volontà di sezionare per quanto possibile il legame sociale di cui questi corpi sono l’emblema. Brocka ama invischiare i suoi personaggi nelle trappole della messa in scena, non distoglie lo sguardo quando sono travolti dall’emozione. Essi finiscono con le spalle al muro, e noi con loro.

Serge Daney, 1981

Copia proveniente da

Restaurato nel 2013 da World Cinema Foundation e Film Development Council delle Filippine presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata, in collaborazione con LVN, Cinema Artists Philippines e Miguel de Leon

Il restauro è stato possibile grazie ai negativi originali depositati al BFI National Archive fin dall'inizio degli anni Ottanta da Pierre Rissient per conto di Lino Brocka. Lo stato di conservazione dei negativi era critico. Il negativo è stato sottoposto a scansione per immersione in 4K. Il direttore della fotografia, Mike de Leon, ha guidato il processo di grading e ha confermato la validità della copia positiva usata come riferimento.