MARIE STUART

Albert Capellani

Int.: Jeanne Delvair, Jacques Grétillat, Henry Krauss, Paul Capellani, Véra Sergine; Prod.: Pathé frères No. 2313. L.: 261 m. D.: 12′ a 18 f/s. Bn

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

 

Nella prefazione al suo dramma Cromwell (1827), Victor Hugo contrappone ai principi classici dell’unità di luogo e di tempo del dramma dei nuovi principi, quelli del dramma romantico (il colore locale ed il colore del tempo). Fino alla fine del Diciannovesimo secolo, l’influsso di questa teoria sulla messa in scena teatrale è fortissimo. I costumi vengono ideati con una pretesa scientifica di veridicità storica; le tarantelle e le barcarole nell’opera risuonano di influenze napoletane; la cultura europea del Diciannovesimo secolo si appropria, nello spettacolo, nel dramma e nelle letture, di ogni altra cultura e di ogni tradizione. Il cinema è stato (ed è) un erede diretto di questa spinta verso il colore locale ed il colore del tempo. Il programma inizia nel Sedicesimo secolo (Francia-Scozia-Inghilterra), prosegue nell’Italia del Diciottesimo secolo e alla fine, con The Feast of Life (1916), nel presente – in una ispanica Cuba.

Copia proveniente da