MARCH OF TIME: SHOW BUSINESS AT WAR

P.: Time Inc. D.: 18’. 35 mm. 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

The March of Time, un mensile filmato, ha costituito un esempio innovativo di giornalismo cinematografico, un incrocio fra il cinegiornale e il documentario. Prodotta dalla Time-Life Fortune Inc., […] Louis de Rochemont divenne il principale creatore della versione cinematografica. […] The March of Time ebbe un successo superiore ad ogni altro prodotto di questo genere. Al suo apogeo, alla fine degli anni ’30 e durante la guerra, era visto ogni mese da oltre 20 milioni di americani in 9.000 cinema. […] Benché nascesse da una testata conservatrice, March of Time veniva identificato con istanze liberali. […] Ciò era particolarmente vero per la politica internazionale. […] Sul piano internazionale, mentre i cinegiornali evitavano ogni controversia politica ed ogni questione militare, March of Time affrontava le macchinazioni di Hitler, Stalin, Mussolini e Tojo”. (Jack C.Ellis, The Documentary Idea, Englewood Cliffs, Prentice-Hall, 1989)

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