LES TRAVAILLEURS DE LA MER

André Antoine

Sog.: dal romanzo ominimo (1866) di Victor Hugo. Scen.: André Antoine. F.: René Guychard, Paul Castanet. Ass. regia: Georges Denola, Julien Duvivier. Int.: Romuald Joubé (Gilliatt), Philippe Garnier (le révérend), Armand Tallier (Ebenezer), Marc Gérard (Clubin), Charles Mosnier (Mess Lethierry), Clément Liezer (Rantaine), Max Florr (Tangrouille), Joe Hard (Inbrancam). Prod.: Société Cinématographique des Auteurs et Gens de lettres. DCP.

info_outline
T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Les Travailleurs de la mer, il romanzo scritto da Victor Hugo durante l’esilio nell’isola anglo-normanna di Guernsey nel 1866, non è stato ancora adattato per il cinema quando André Antoine propone nel 1917 questa trasposizione alla Société Cinématographique des Auteurs et Gens de Lettres (SCAGL). Fuggito da Parigi durante la guerra, Antoine approfitta dell’esilio bretone per trasferire l’ambientazione della storia da Guernsey a Camaret-sur-Mer, dove ha comprato casa nel 1902. Le riprese iniziano alla fine di luglio per concludersi a settembre e attingono abbondantemente alla comunità locale, che dona al film una componente pittoresca. Si riconoscono anche molti luoghi turistici della penisola di Crozon. Il protagonista (il marinaio Gilliatt) è interpretato da Romuald Joubé, attore feticcio di Antoine, che per la durata delle riprese ottiene un permesso del ministero della Guerra. Gilliatt affronta ogni genere di ostacolo per salvare il motore di La Durande, la nave di Mess Lethierry che è stata sabotata da marinai invidiosi. Per ricompensarlo Lethierry gli offre la mano di sua nipote Déruchette, della quale Gilliatt è segretamente innamorato. Primo titolo del filone regionalista che Antoine prosegue con La Terre nel 1919 nella Beauce e L’Arlésienne nel 1922 in Camargue, Les Travailleurs de la mer viene accolto molto positivamente. Perfino Gustave Simon, esecutore testamentario di Hugo, si congratula con il regista per essere riuscito a riprodurre sullo schermo l’energia e l’atmosfera del romanzo. “È una bella lezione d’arte” conclude. Nel 2020 la Fondation Jérôme Seydoux-Pathé e la Cinémathèque française, con il sostegno del CNC, hanno restaurato il film a partire da una copia nitrato olandese, imbibita e virata, conservata presso la Cinémathèque. Le didascalie sono state ricostruire sulla base dei cartelli olandesi originali con l’aiuto dei materiali di sceneggiatura di André Antoine conservati alla Bibliothèque nationale de France. Per il grading del film è stata usata come riferimento la copia olandese, che ha permesso di ritrovare le imbibizioni e i viraggi originali.

Manon Billaut

 

La recensione su Cinefilia Ritrovata

Copia proveniente da

Restaurato nel 2020 da Fondation Jérôme Seydoux-Pathé e Cinémathèque française con il sostegno di CNC - Centre national du cinéma et de l’image animée presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata