LES MISÈRES DE L’AIGUILLE

Raphaël Clamour

F.: Armand Guerra. Int.: Musidora, Lina Clamour, Armand Guerra, Michelet. Prod.: Le Cinéma du Peuple. 35mm. L.: 272 m. D.: 13’ a 18 f/s. Bn

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Sebbene alcune filmografie riportino sue apparizioni fin dal 1908 in film di Louis Feuillade (L’Esclave) o di Étienne Arnaud (La Main noire, 1910), dati difficilmente verificabili, la prima incarnazione cinematografica di Musidora resta Louise, giovane operaia sfruttata di Les Misères de l’aiguille, diretto da Raphaël Clamour e Armand Guerra (che aveva lavorato per Éclair) e girato nei teatri di posa della Lux per la cooperativa Le Cinéma du Peuple, originale e libertario esperimento di propaganda, gesto pionieristico del cinema militante. Il cast proviene, come lei, dal teatro e dal varietà: si tratta di una scelta legata al carisma, al funambolismo degli attori, cui il regista sindacalista Clamour (collega di Musidora al Théâtre du Chatelet) affida il compito di promuovere cause sociali, solidali e femministe. Il 18 gennaio 1914 il Cinéma du Peuple presenta questo primo film all’Hôtel des sociétés savantes di rue Danton, a Parigi. La proiezione è accompagnata dal commento di Charles Marck della CGT e da una conferenza di Lucien Descaves, scrittore libertario ed ex comunardo.

Émilie Cauquy

Il Cinéma du Peuple ha voluto, all’inizio della sua esperienza, presentare al pubblico un dramma sociale che riguarda la donna. Checché se ne dica, nella società attuale la donna si trova in una condizione di molto inferiore all’uomo. Si è detto, a ragione, che la donna è doppiamente sfruttata: sfruttata come forza produttiva e spesso sfruttata in seno alla famiglia. Ci sono, a Parigi, oltre 300.000 donne che si trovano costrette ad affittare le loro braccia a prezzi umilianti. Ogni mattina, migliaia di ‘Louise’ sbarcano nelle grandi stazioni di Parigi provenienti dalla periferia e si riversano in tutti i negozi e le sartorie della capitale. Con il Cinéma du Peuple abbiamo voluto mettere in luce tutte le miserie della donna moderna, di colei che sgobba un po’ ovunque per salari da fame. ‘L’angelo del focolare’ tanto esaltato dai poeti non esiste più! Non restano che povere infelici bistrattate dalla sorte. Il nostro femminismo consiste soprattutto nell’innalzare la donna, nel darle il posto che le compete nella società, nel renderla uguale all’uomo in tutti gli aspetti sociali. Vogliamo soprattutto che la donna si interessi di più alle questioni sociali che possono un giorno trasformare la condizione materiale e morale di tutti gli oppressi. Se tutte le ‘Louise’ accetteranno di riflettere sul loro infelice destino, usciranno dal loro isolamento mortale; si raggrupperanno in organismi di difesa. Se tutti i militanti che vogliono liberare la donna ci assisteranno, la causa dell’emancipazione femminile avrà fatto un grande passo, e il Cinéma du Peuple non rimpiangerà lo sforzo compiuto per produrre Les Misères de l’aiguille. Questo dramma non è che un episodio dei drammi del lavoro. Domani noi faremo sfilare sullo schermo la vita dei lavoratori. Ogni mestiere costituisce per noi un campo di studio. Potremo attingervi soggetti a nostro piacimento. Non dimenticheremo la Storia. Fa­remo rivivere i morti eroici della classe operaia, i Varlin, i Millière, i Flourens, ecc. Al Cinéma du Peuple vogliamo esaltare il Lavoro, perché solo questo conta ai nostri occhi.

Descrizione del film tratta da un opuscolo d’epoca della cooperativa, stampato dalla tipografia comunista di Parigi L’Émancipatrice e conservato presso gli archivi dell’International Institute of Social History di Amsterdam

Copia proveniente da