LE VIEUX FUSIL

Robert Enrico

Scen.: Robert Enrico, Pascal Jardin, Claude Veillot. F.: Étienne Becker. M.: Eva Zora. Scgf.: Jean Saussac. Mus.: François de Roubaix. Int.: Philippe Noiret (Julien Dandieu), Romy Schneider (Clara Dandieu), Jean Bouise (François), Joachim Hansen (l’ufficiale delle SS), Robert Hoffmann (il tenente), Karl Michael Vogler (il dottor Müller), Madeleine Ozeray (la madre du Julien). Prod.: Pierre Caro per Les Artistes Associés, Mercure Productions, T.I.T. Filmproduktion GmbHb. DCP. Col.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Montauban, 1944. Julien Dandieu (Philippe Noiret), chirurgo, è preoccupato perché la Milizia lo sospetta di curare i membri della Resistenza. Per proteggere la moglie Clara (Romy Schneider) e la figlia Florence, nata da un precedente matrimonio, le manda in campagna nel castello di famiglia, nei pressi di un piccolo borgo. Ma al suo arrivo scopre un atroce spettacolo: i tedeschi, battendo in ritirata, hanno massacrato selvaggiamente tutti gli abitanti del villaggio, sua moglie e sua figlia comprese. Segue un duello di violenza inaudita tra i membri della divisione tedesca e il chirurgo, spinto dal solo desiderio di vendicarsi. […] Trent’anni dopo la fine della Seconda guerra mondiale, Le Vieux fusil è uno dei film che permettono alla Francia di guardare finalmente in faccia la propria storia. Film-manifesto sulla tragedia degli anni dell’Occupazione, girato nel dipartimento del Tarn-et-Garonne, si ispira in parte al massacro di Oradour-sur-Glane. L’azione si svolge subito dopo lo sbarco in Normandia del giugno 1944 e si costruisce attorno a flashback che mostrano la storia d’amore spezzata. Robert Enrico dà a Romy Schneider un magnifico ritratto femminile. Il personaggio di Clara è, come sappiamo, uno di quelli che le permettono di sondare, osservare, analizzare il suo passato tedesco. Un ruolo che funziona come catarsi. […] Inizialmente Enrico aveva pensato a Catherine Deneuve e a Lino Ventura, che rifiutò a causa della violenza della sceneggiatura. La scena del primo incontro mostra una Romy Schneider leggiadra ed elegante con il suo cappello nero ornato di veletta. Noiret e Schneider restano soli, in un incontro da antologia punteggiato di sguardi e silenzi evocativi. Julien Dandieu subisce il fascino di questa donna che sembra affrontare la vita con facilità, mentre infuria la guerra. “Perché mi guarda così?” dice lei sorridendo. “Io l’amo”, risponde lui. È una delle più belle scene d’amore a prima vista della carriera di Romy Schneider.

Isabelle Giordano, Romy Schneider: Film par film, Gallimard, Parigi 2017

Copia proveniente da

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