LE GRAND MÉLIÈS

Georges Franju

Scen.: Georges Franju. F.: Jacques Mercanton. M.: Roland Coste. Scgf.: Henri Schmitt. Mus.: Georges Van Parys. Int.: Madame Georges Méliès [Jehanne d’Alcy](se stessa, voce narrante), André Méliès (Georges Méliès), Eugénie Méliès (se stessa), François Lallemand (se stesso, voce narrante). Prod.: Fred Orain per Armor Films. 35mm. D.: 31’. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La narrazione inizia evocando la casa di riposo di Orly, dove Georges Méliès trascorse i suoi ultimi giorni nell’autunno del 1937 e dove Franju e Henri Langlois gli facevano visita. A una finestra, una vecchia signora. Ricorda, oggi, un valzer che suo marito aveva scritto per lei, e Georges Méliès (interpretato dal figlio) appare al pianoforte, mentre la nipote ne recita il testo. Nel 1928 ritroviamo Méliès, ormai povero e dimenticato, nel suo negozio di giocattoli all’interno della stazione di Montparnasse. Non ha perduto l’amore per i bimbi né il gusto per l’illusione. Poi il film torna indietro di quarant’anni, quando Méliès dirige il teatro Robert-Houdin nel quale si esibisce. “Una sera del 1895” avviene l’incontro leggendario con Lumière, che si rifiuta di vendergli la sua invenzione, il Cinématographe. Méliès costruisce da solo il suo apparecchio. Il film passa a descrivere la creazione del primo studio cinematografico al mondo, i trucchi e la rovina di Meliès. A Parigi, nel 1953, la nonna della narratrice, Jehanne d’Alcy, già celebre attrice e moglie di Méliès, ha ottantanove anni. Dalla stazione di Montparnasse si dirige al cimitero dove riposa il grande Méliès.

Bernard Eisenschitz

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