L’ANGÉLUS DE LA VICTOIRE

Léonce Perret

F.: Georges Specht. Int.: Fabienne Fabrèges (Jacqueline Brizel), Émile André (il marchese di Rambrun), Armand Dutertre (Raphaël Brizel), Paul Manson (Roger de Rambrun), Emile Matrat (François), Alice Tissot, Renée Carl, Yvette Andréyor. Prod.: Société des Etablissements Gaumont. DCP. D.: 25’ (incompleto, d. orig.: ca. 60’). Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Léonce Perret ha diretto diversi film patriottici per la Gaumont, tra i quali La Voix de la France (1914), Françaises veillez! (1915), Une page de gloire (1915), Marraines de France, Les Poilus de la revanche e Debout les morts (tutti nel 1916). Laurent Véray ha osservato che Perret pone spesso al centro dei suoi film figure femminili, donne “che non somigliano alle eroine del melodramma popolare né a intrepide avventuriere, come l’atletica Josette Andriot e la sensuale Musidora. Sono donne comuni, spesso di classe modesta, e la guerra ha devastato le loro vite”. Le Marraines (madrine) de France sferruzzano calzini e scrivono lettere ai soldati; la madre di Une page de gloire salva la bandiera del reggimento e vi avvolge il suo bambino. Ma anche al patriottismo c’è un limite, e Perret lo mostra in L’Angélus de la victoire: il ragazzo viene chiamato alle armi e muore in battaglia, la ragazza impazzisce.

Mariann Lewinsky

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