La Suocera Di Robinet
Int.: Marcel Fabre (Robinet), Nilde Baracchi (Robinette), Annetta Ripamonti (La Suocera); Prod.: S.A. Ambrosio; Pri. Pro.: Marzo 1913; 35mm. L. Or.: 130 M. L.: 80 M. D.: 4′ A 18 F/S. Bn
Scheda Film
“Robinet ha una suocera insopportabile, la quale peraltro influenza sua moglie tanto da farne una sua copia conforme. Per sfuggire alla sua odiosa presenza, Robinet si inventa un viaggio di lavoro, ma la suocera continua a ossessionarlo con continue apparizioni nei suoi sogni, dove assume i panni di cocchiere, di cameriere, di amante, ecc.: finché, svegliandosi di soprassalto, egli cerca di scacciare col cuscino quella visione da incubo. Una volta sveglio del tutto, Robinet si rende conto di aver solo procurato un disastro alle suppellettili della propria camera da letto; in più ha effettivamente svegliato la suocera che dormiva nella stanza accanto e che arriva immediatamente a rinnovare l’incubo nella realtà”.
Anonimo, “Erste Internationale Film-Zeitung”, Berlin, 22 febbraio 1913
“Bravo Marcel. Bellissima la trovata e benissimo interpretata. Il pubblico rise molto e confesso, per una volta, ho riso anch’io”.
Felice Metellio, “La Cine-Fono e la Rivista Fono-Cinematografica”, Napoli, 20 marzo 1913 (estratti desunti da Aldo Bernardini, Vittorio Martinelli, Cinema muto italiano 1913 – seconda parte, Bianco & Nero, ERI, Roma, 1994)