LA LEÇON D’AMOUR

Léonce Perret


Op.: Georges Specht. Cast: André Luguet (Cargouët), Léonce Perret (Armanson), Suzanne Grandais (Martine), Yvette Andreyor (Christiane), Mlle Davrières. Prod.: Gaumont 35mm. L.o.: 280 m. L.: 242 m. D.: 11’ a 18 f/s. Pochoir.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il cavaliere d’Armençon, rimasto vedovo ancor giovane, vive di rendita nei suoi possedimenti, in disparte dal mondo. Egli si dedica esclusivamente all’educazione della sua unica figliola, Christiane, una deliziosa biondina di diciotto anni che, con i suoi gioiosi scoppi di risa, riempie di vita il parco e il castello. […] Il cavaliere si sta ormai avvicinando alla cinquantina: sarebbe felice di vedere Christiane sposata e di assaporare la gioia di diventare nonno. […] Il giovane marchese, disperato, finisce per rassegnarsi e si mette in cammino verso il castello dei suoi avi, dove riceve una splendida accoglienza da parte del cavaliere e di sua figlia. Christiane, birichina, si è subito accorta che il marchese, bigotto, è un babbeo che non presta alcuna attenzione alle grazie e al fascino della sua bella cugina. […] Christiane corre dal cavaliere: «Non sposerò mai vostro nipote… è troppo tonto.» Questa soluzione non sta bene al gentiluomo, che decide di fare immediatamente ricorso ai buoni uffici di Martine, la lavandaia del castello. Martine, che è una ragazza simpatica, sveglia e non troppo pudica, accetta di scaltrire il giovane marchese e d’intraprenderne l’educazione amorosa.

Brochure della Société des Etablissements Gaumont

 

Copia proveniente da