LA FEMME COLLANTE

Attribuito a: Alice Guy Blaché Prod.: Gaumont 35mm. L.: 52m. D.: 3’ a 18 f/s. Bn

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il 1906 in Francia è l’anno della riabilitazione di Alfred Dreyfus, dell’adozione del riposo domenicale, del voto per la separazione tra Stato e Chiesa, della morte di Jules Verne e di Pierre Curie, della catastrofica esplosione di grisou di Courrières. In giugno a Parigi ci si appresta a inaugurare il servizio della prima linea di omnibus a motore; a Le Mans, nella Sarthe, si tiene la prima gara su circuito, visto che le gare da città a città erano causa di troppe vittime. E alla Gaumont gli affari vanno così bene che è necessario dare un nuovo statuto giuridico alla prospera impresa: la Société des Établissement Gaumont (SEG) è creata in dicembre e gli atelier di rue des Alouettes alla Villette crescono fino a diventare “la cité Elgé” (dalle iniziali di Léon Gaumont). Lì sono riuniti tutti i servizi tecnici e artistici che l’industria cinematografica esige, dalla fabbricazione delle macchine da presa alla stampa delle copie per il mercato: officine di falegnameria, magazzini d’accessori, tipografie per i cartelloni e studi all’epoca chiamati teatri. Alice Guy, che fa il suo ingresso come segretaria del direttore nel 1895, nel 1906 è una delle più prolifiche metteur en scène della SEG. Con l’esperienza e anche con fortuna ha scoperto mille trucchetti, come le sovrimpressioni e le dissolvenze e supervisiona le riprese delle phono-scènes care a Léon (che si appassiona al colore e al suono), antenate del videoclip girate grazie al Chronophone.

Agnès Bertola, Archives Gaumont-Pathé

 

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