KYOSHITSU NO KODOMOTACHI
Scen.: Susumu Hani. F.: Shizuo Omura. Su.: Zen’ichiro Sakurai. Prod.: Teizo Oguchi per Iwanami. 35mm. Bn.
Scheda Film
Markus Nornes afferma che i primi documentari di Hani “scossero il mondo cinematografico giapponese”. Finanziato dal Ministero dell’istruzione (Monbusho), questo classico del genere documentario aveva lo scopo di promuovere l’interesse verso la professione d’insegnante. Inizialmente il film fu pensato come una sorta di docudrama, con un attore che doveva interpretare il ruolo cruciale di uno studente problematico. Ma Hani, preoccupato che il compito risultasse troppo impegnativo per un attore bambino, decise di girare in una vera scuola con bambini veri. “Portò la macchina da presa nelle aule piene di ragazzini e osservò attentamente le loro interazioni”, scrive Normes. “All’inizio temevano che le attrezzature e gli operatori distraessero i bambini […] ma questi si dimenticarono presto della presenza degli adulti e continuarono a giocare, disegnare e imparare”. Hani stesso riteneva di aver dato ai bambini “uno sfogo psicologico” e dichiarò che “a detta di tutti il mio primo documentario […] rappresentava un nuovo tipo di film, non solo per il cinema giapponese ma anche per quello occidentale”. Hani girò una quantità insolita di materiale per fissare su pellicola il comportamento naturale dei bambini e il film, che lo rese famoso, conserva ancora oggi tutta la sua vitalità, la sua spontaneità e il suo fascino.
Alex Jacoby e Johan Nordström