KRI-KRI DOMESTICO

T. ing.: Bloomer Manservant; T. fr.: Patachon valet de chambre; T. ol.: Patachon wordt kamerdienaar; Int.: Raymond Frau (Kri-Kri), Lorenzo Soderini (Cocò), Gildo Bocci (l’oste); Prod.: Cines 35mm. L.o.: 154 m. L.: 96 m. D.: 5’ a 18 f/s.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Kri-Kri, sostituendosi all’immagine nello specchio del suo miope padrone che si sta preparando per un elegante ricevimento, non solo riesce ad appropriarsi con grande disinvoltura di una classe sociale diversa, ma duplica anche Cocò facendolo apparire “fuori luogo” con un abito da cameriere in mezzo all’alta società. Ma chi è il “vero signore” dello specchio: Kri-Kri o il “super-elegante” e “aristocratico” – come già lo invocano le riviste d’epoca di settore – Max Linder dei Sept ans de malheur del decennio successivo?

Cristina Zanasi

 

Copia proveniente da