IL FIACRE N. 13

Alberto Capozzi, Gero Zambuto

Sc.: Giuseppe Paolo Pacchiarotti, dal romanzo «Le Fiacre n. 13» (1881) di Xavier de Montépin. F.: Giovanni Vitrotti. Cast: Elena Makowska (Claudia Varny), Vasco Creti (duca Giorgio de Latour Vaudieu), Alberto Capozzi (Gian Giovedì), Gigetta Morano (Berta Leroyer), Fernanda Negri-Pouget (Ester Derieux), Umberto Scalpellini (Pietro Loriot, vetturino del fiacre n. 13), Cesare Gani Carini (Renato Moulin). Prod.: Ambrosio.<35mm. Prima serie: L.: 2400 m. Seconda serie: L.: 1500 m. D. complessiva: 143’ a 18 f/s. Imbibito / tinted. Prima serie: «La figlia del giustiziato». Primo episodio: «Il delitto del ponte di Neully». Secondo episodio: «Gian Giovedì»
Seconda serie: «Amore e giustizia». Terzo episodio: «La figlia del ghigliottinato». Quarto episodio: «Giustizia»

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Il Fiacre n. 13, che in origine era diviso in quattro episodi, si presenta in questa edizione in due serie. Del primo episodio, che fu vietato dalla censura e quindi mai proiettato in Italia, vi sono solo due rulli, privi delle didascalie, ricostruite sulla base del romanzo di de Montépin. La presente edizione ricostruisce le due serie nella loro originale struttura narrativa, grazie ai materiali positivi conservati dalla Fondazione Cineteca Italiana di Milano. La pellicola magnificente, edita dalla Casa «Ambrosio», è divisa in tre serie, e ciascuna serie è stata rappresentata a parte. Tra i protagonisti noto il valoroso Capozzi, la brava Gigetta Morano, la Makowska, ecc.; è ed è notevole la interpretazione che ciascuno fa della sua parte. È tanto caruccia e brava la piccola attrice che sostiene la parte della figlia della Contessa. Il film è interessantissimo, anche come ricchezza di particolari, la messa in scena è superba, degna della grande Casa torinese. Il pubblico accorso è stato enorme: la curiosità vivissima.

«La Vita Cinematografica», 22-30/11/1917

Copia proveniente da

Restauro realizzato da

Restaurato nel 2001/2002 presso L’Immagine Ritrovata