HÄMNAREN

Mauritz Stiller


F.: Hugo Edlund; Int.: John Ekman (Jacob Kahn), Richard Lund (Josef), Edith Erastoff (Ester), Karin Molander (Emma), Wilh. Hansson (Georg Vide), Edmond Hansen, William Larsson; Prod.: Svenska Biografteatern; 35mm. L. or.: 1011 m. L.: 875 m. D.: 44’ a 18 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Si pensava che questo film fosse perso per sempre, fino a quando, nel 2001, non ne è stata ritrovata una copia nitrato imbibita quasi completa con didascalie in tedesco dalla Stiftung Deutsche Kinemathek di Berlino. La copia era in buone condizioni di conservazione ed è stata identificata da Helmut Regel a Coblenza. Da questa è stato realizzato un duplicato negativo con aggiunta di didascalie in svedese e successivamente, nel 2003, una nuova copia positiva. Dal duplicato negativo, prima dell’aggiunta delle didascalie in svedese, sono state realizzate anche copie positive della versione tedesca.
Il ritrovamento di Hämnaren è a dir poco sensazionale, visto che è il più vecchio tra i film di Stiller giunti fino a noi. Questa pellicola, le cui riprese vennero effettuate nell’aprile del 1915, era la ventitreesima di Stiller da quando, nel 1912, debuttò come regista. Un giovane studente abbandona la ragazza ebrea con cui aveva avuto una relazione, e il loro bambino è allevato da un usuraio cugino della ragazza, che, a distanza di molti anni, trova il modo di vendicare il torto inflitto alla sua famiglia. Va ammesso che il film è tutto sommato più statico di altri lavori di Stiller, ma riesce comunque a creare un’atmosfera tesa e drammatica, e contiene alcune sequenze in esterni altamente evocative, come quella girata al cimitero. Stiller era nato a Helsinki da genitori ebrei russi, e Hämnaren è l’unico degli oltre quaranta film del regista ad essere ambientato in un contesto ebraico. Quando il giovane studente, che sta per diventare prete, si rifiuta di sposare la ragazza incinta, le scrive una lettera in cui afferma chiaramente che il loro matrimonio è impossibile poiché lei è ebrea e lui cristiano. Nella versione tedesca dichiara semplicemente che il matrimonio avrebbe ostacolato i suoi studi. In realtà, la versione tedesca differisce in modo significativo non solo da quella con didascalie in svedese, ma anche dalla versione inglese. Stiller aveva in progetto un altro film con ambientazione ebraica. Ma, dopo varie stesure della sceneggiatura, nel 1921 arrivò invece De landsflyktige, sulla vita degli emigrati russi nell’Europa dell’Ovest.

Jon Wengström

Copia proveniente da