Contadini mostrati nello stile del travelogue su uno sfondo pittoresco e filmati con il procedimento Agfacolor. Chiese e piazze cittadine appaiono in sfumature di verde sbiadito e marrone chiaro, facendo pensare a un cartolina del primo Novecento. In questo Kulturfilm realizzato per promuovere varie regioni del Terzo Reich, l’idillio si incupisce brevemente solo quando la panoramica di un torrente giunge alle tombe di tre soldati. Nel contesto della denazificazione postbellica della Germania, la British Control Commission giudicò il film inadatto alla ridistribuzione: chiaramente un errore, tanto più che in altri titoli della serie campeggiano svastiche di uno sgargiante rosso Agfa. Più significative sono forse le cose che non si vedono, come l’impronta culturale francese sul territorio (reso ‘puramente’ tedesco). Si è tentati di pensare che anche il censore vedesse le cose che non stanno nel film, trovando difficile credere che questo paradiso di celluloide potesse essere privo di indizi sull’inferno che si scatenava al di fuori dell’inquadratura.

Ehsan Khoshbakht