ESSAIS RELIEF LUMIÈRE: DANSE

35mm. L.: 58 m. D.: 2’ a 24 f/s. Sonoro

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Negli anni Trenta, Louis Lumière si dedica ad alcune ricerche sulla tecnica cinematografica tridimensionale, mettendo a punto un procedimento di polarizzazione estremamente efficace in cui, su una pellicola 35mm, vengono sovrapposte due immagini verticali, rendendo così necessario l’uso di un proiettore modificato. In questi suoi studi sul cinema tridimensionale, Louis Lumière, in modo assai simbolico, riproduce le sequenze da lui girate insieme al fratello Auguste alla fine del XIX secolo, e in particolar modo L’arrivée du train en gare de La Ciotat, come se l’apparizione delle immagini in rilievo costituisse una seconda nascita del cinema. «La sensazione del rilievo è resa alla perfezione. Naturalmente essa è più evidente nei primi piani e nelle inquadrature ravvicinate che nelle immagini più lontane. Alcuni episodi dei film presentati, come la battaglia di stelle filanti in L’Ami de Monsieur, producono effetti allucinanti. Gli spettatori avvertono a tal punto la sensazione materiale della presenza delle stelle filanti in sala, che si tolgono gli occhiali per verificare di non essere vittime di un’illusione. Con il film in rilievo il cinematografo ha conosciuto un importante progresso. Ma il valore di tale progresso potrà essere pienamente giudicato soltanto quando i registi sapranno utilizzare la particolare tecnica di ripresa di questo nuovo procedimento. Il lavoro di M. Louis Lumière praticamente è terminato. Ora inizia quello dei cineasti.»

(«L’Illustration», 9/5/1936) Philippe-Alain Michaud

Copia proveniente da

Restauro realizzato da

Restaurato da C.N.C. - Archives du Film nel 1997 da una copia lavoro conservata dal Musée du Cinéma de Lyon