EN DJUNGELSAGA

Arne Sucksdorff

  1. ing.: The Flute and the Arrow; Scen.: Arne Sucksdorff; F.: Arne Sucksdorff; Mu: Ravi Shankar; Mo.: Arne Sucksdorff; Ass. R.: Graeme Ferguson; Voci: Gunnar Sjöberg, Arne Sucksdorff; Prod: Arne Sucksdorff Filmproduktion, per Sandrew-Ateljéerna 35mm. L.: 2531 m. D.: 92’. Col.
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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

A livello internazionale, Sucksdorff è conosciuto soprattutto per la sua breve sinfonia urbana su Stoccolma Människor i stad (1947), il che è abbastanza curioso considerata la sua bravura nel rappresentare il mondo della natura, come dimostrano i più di dieci cortometraggi che girò su questo soggetto negli anni ’40 e ’50. Nel 1953, lo stesso anno in cui realizzò il suo primo lungometraggio sulla natura svedese, Det stora äventyret, Sucksdorff andò in India per girare i dieci minuti di Vinden och floden, probabilmente il suo più bel cortometraggio.

Come Renoir prima di lui e Rossellini poi, anche Sucksdorff restò affascinato dall’India, e vi tornò un paio d’anni più tardi per la produzione di En Djungelsaga, un film sulla vita di un villaggio del Bastar, nell’India centrale. En Djungelsaga fu il primo film girato in AgaScope (formato 2:35,1), ma a causa dei lunghi tempi di produzione (le sole riprese durarono 18 mesi) non fu il primo a uscire in questo formato. Resta comunque il migliore film in cinemascope mai realizzato in Svezia, e Sucksdorff sfrutta l’ampiezza del formato non solo per cogliere i movimenti laterali da una parte all’altra dello schermo, ma anche per composizioni che nella stessa scena mettono in rilievo sia lo sfondo che i primi piani. En Djungelsaga è anche un meraviglioso film a colori.

La narrazione è in svedese (evidenziando un certo esotismo) e i dialoghi in lingua locale non sono mai stati sottotitolati in nessuna versione. La versione originale svedese includeva un voice-over introduttivo (con la voce dello stesso Sucksdorff), che mancava nel negativo sonoro, quindi è stato creato un nuovo negativo sonoro di questa parte da altre copie presenti nella collezione.

Jon Wengström, Cinemateket–Svenska Filminstitutet

 

Copia proveniente da

Copia restaurata nel 1999 da un negativo suono, un negativo immagine e tre interpositivi colore