Dr. Strangelove Or: How I Learned to Stop Worrying And Love The Bomb

Stanley Kubrick

T. It.: Il Dottor Stranamore, Ovvero Come Imparai A Non Preoccuparmi E Ad Amare La Bomba; Sog.: Dal Romanzo “Red Alert” Di Peter George; Scen.: Stanley Kubrick, Peter George, Terry Southern; F.: Gilbert Taylor; Mo.: Anthony Harvey; Scgf.: Ken Adam, Peter Murton; Cost.: Bridget Sellers; Mu.: Laurie Johnson; Su.: John Cox; Int.: Peter Sel- Lers (Dr. Stranamore/Presidente Merkin Muffley/Capitano Di Drappello Lionel Mandrake), George C. Scott (Generale “Buck” Turgidson), Sterling Hayden (Generale Jack D. Ripper), Keenan Wynn (Colonnello “Bat” Guano), Slim Pickens (Maggiore T.J. “King” Kong), James Earl Jones (Luogotenente Lothar Zogg), Peter Bull (Ambasciatore Russo Alexi De Sade- Sky), Tracy Reed (Sig.Ra Scott), Jack Creley (Sig. Staines); Prod.: Stanley Kubrick Per Hawk Films Ltd.; Pri. Pro.: 29 Gennaio 1964; 35mm. D.: 96′. Bn.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Adattando il romanzo Red Alert di Peter George, Kubrick si rese conto che, anche raccontata con serietà, la storia sarebbe sem­brata assurda e comica. Decise allora di trarne una commedia nera sul soggetto più tragico che si possa immaginare: la fine del mondo. Di un’estrema concisione, Il dottor Stranamore si divide in tre spazi: la base aerea dove un generale, divenuto folle, lan­cia un attacco nucleare contro la Russia. Il B 52 dove i suoi sol­dati eseguono la missione. E la sala del consiglio di guerra a Washington, dove il presidente degli Stati Uniti tenta di evitare l’apocalisse, malgrado gli auspici del suo consigliere militare, ex nazista, il dottor Stranamore, e la gioia di guerreggiare del suo capo di stato maggiore. Con il suo senso del grottesco, Kubrick mette in evidenza la pulsione di morte che governa la società, così come l’uomo. E l’abisso che separa lo sviluppo tecnologi­co dalla natura umana. Realizzato due anni dopo la crisi dei mis­sili di Cuba, che stava per fare scoppiare una guerra atomica, il film ha la precisione implacabile di un meccanismo ad orologe­ria e l’originale libertà che gli conferiscono i suoi interpreti. In particolare Peter Sellers, nel triplice ruolo di presidente america­no, di ufficiale britannico e di scienziato tedesco”.

Michel Ciment, Le guide du cinéma chez soi, a cura di Pierre Murat, “Télérama” hors sèrie, Paris, 2002

 

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