DEVJAT’ PAL’CEV

Maximilian Garri


T. it.: Nove dita; Scen.: Maximilian Garri; F.: Georges Meyer; Scgf.: Česlav Sabinskij; Int.: Maximilian Garri (dott. Pavel), Vladímirova (sua moglie Raísa); Prod.: Pathé Frères 35mm. L.: 555 m. D.: 31’ a 16 f/s. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Un marito scopre che sua moglie ha un amante già dai primi tempi del matrimonio. Gli si pone un problema doloroso e angosciante: di chi sono le tre bambine di cui egli è il presunto padre? Non lo saprà mai perché la moglie si rifiuta di confessare qualcosa che potrebbe distruggere definitivamente la sua vita familiare. Il marito non ha il coraggio di sopportare un tale futuro e preferisce la morte. Morendo però lascia pesare sui colpevoli un tremendo castigo. Seguendo l’orribile suggestione imposta dal defunto, la donna strangola una dopo l’altra due delle sue figlie. Al risveglio crede che questo crimine spaventoso sia opera del morto, la cui mano mutilata sembra aver impresso le proprie impronte sul collo delle vittime. Il dolore, la paura del morto e della tremenda vendetta che ricade su di loro, rendono la vita dei due amanti un inferno di dolore senza scampo. Per sottrarre la terza figlia al pericolo di morte che la minaccia, l’amante veglia su di lei giorno e notte, scoprendo l’atroce verità. La bambina è salva, ma la madre, sconvolta da questi avvenimenti, muore per una crisi isterica.

Catalogue Pathé

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