ARMOURED ATTACK versione rimontata di THE NORTH STAR (Usa/1943)

Lewis Milestone

Scen.: Lillian Hellman; F.: James Wong Howe; Eff. Spec.: Ray Binger, Clarence Slifer; Scgf.: Perry Ferguson, McClure Capps; Mo.: Daniel Mandell; Canzoni: Aaron Copland (mu.), Ira Gershwin (testi); Coreografie: David Lichine; Su.: Fred Lau; Assistente tecnico russo: Zina Voynow; Int.: Anne Baxter (Marina), Dana Andrews (Kolya), Walter Huston (Dr. Kurin), Walter Brennan (Karp), Ann Harding (Sophia), Jane Withers (Clavdia), Farley Granger (Damian), Erich von Stroheim (Dr. von Harden), Dean Jagger (Rodion), Eric Roberts (Grisha), Carl Benton Reid (Boris), Esther Dale (Anna), Martin Kosleck (Dr. Richter); Prod. Assoc.: William Cameron Menzies; Prod.: Samuel Goldwyn 35mm. D.: 76’. (D. or.: 106’) Bn.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Pochi film di Hollywood hanno attraversato così tante evoluzioni e tanti cicli intepretativi come North Star. Uscito nel 1943 per incoraggiare il pubblico americano ad accettare l’Unione Sovietica come eroico alleato di guerra, North Star venne nominato a sei premi Oscar e riscosse un discreto successo al botteghino. Nel 1952, durante le udienze al Comitato per le Attività Antiamericane sull’influenza comunista a Hollywood, North Star venne citato come esempio di come i comunisti di Hollywood avevano trasmesso messaggi sovversivi sugli schermi americani. Nel 1957 la National Telefilm Associates acquistò il film. Dopo aver cambiato la colonna sonora e aggiunto materiale da cinegiornali che riprendevano la [repressione ad opera dei sovietici della] rivolta ungherese del 1956, North Star uscì per una seconda volta sotto il titolo di Armoured Attack. Il tema del film era diventato il tradimento dei comunisti nei confronti della lotta anti-fascista. Samuel Goldwyn (…) ingaggiò (…) la celebre drammaturga Lillian Hellman [per scrivere un copione originale per un “film di qualità”]. (…) Il film della Hellman aveva ricevuto un budget di tre milioni di dollari, il più alto mai messo a disposizione da Goldwyn per un solo film. William Wyler era stato scelto come regista, ma fu presto sostituito da Lewis Milestone, che era nato ad Odessa. La musica doveva essere composta da Aaron Copland, le cui simpatie di sinistra erano testimoniate da vari suoi progetti per la rivista New Masses e dall’appartenenza al Composers’ Collective. La sceneggiatura originale della Hellman era incentrata sulla vita di una prospera fattoria collettiva in Ucraina. [Quando il collettivo “North Star” viene attaccato e occupato dai nazisti, gli eroici contadini adottano la tattica della terra bruciata] e i sopravvissuti giurano di combattere fino alla vittoria finale sul Fascismo (…). Appena la Hellman consegnò la sceneggiatura, Goldwyn cominciò a operare profonde alterazioni. (…) La più devastante, secondo la Hellman, fu l’idea di Goldwyn per cui ci voleva della musica per far sì che gli americani simpatizzassero coi russi. Il canto e il ballo occupano quasi un terzo del film. La Hellman riterrà poi Goldwyn responsabile di aver svilito la sua sceneggiatura. (…) La sequenza di apertura del film, secondo lei, asso- migliava a una “lunga opera buffa animata non da contadini, reali e vivi, ma da personaggi di una commedia musicale senza un pensiero o preoccupazione al mondo”.

Quando la National Telefilm Associates acquistò North Star nel 1957, il film venne praticamente rimontato fotogramma per fotogramma, eliminando ogni traccia di linguaggio ritenuto politicamente inappropriato. Tutti i compagni furono tagliati. Un dirigente della NTA si lamentò che “L’unica cosa che non abbiamo potuto eliminare – con grande rammarico – era Dana Andrews che andava in giro indossando un’uniforme sovietica.” (…) [Il film, un tempo pro-sovietico e ora antisovietico] uscì nei cinema del Midwest specializzati in film d’azione e fu un successo di incassi.

Dan Georgakas, A Second Look: The Revisionist Releases of North Star, “Cineaste”, New York, v.22 no.1, 1 aprile 1996

 

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