AFRIQUE 50

René Vautier

Scen , F , M , Su : René Vautier Mus : Keita Fodela Prod : René Vautier per Ligue française de l’Enseignement 16mm D : 17’ Bn 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Avevo vent’anni quando girai Afrique 50. Il mio unico scopo era mostrare la verità sulla vita quotidiana dei contadini neri nell’Africa occidentale francese. Ho semplicemente filmato ciò che vedevo. Allora hanno tentato di impedirmi di filmare. In particolare i coloni mi hanno violentemente ostacolato. Questo film, al quale la Cinémathèque française ha reso un omaggio molto lusinghiero qualche anno fa, mi ha causato, all’epoca, gravi problemi. Nel 1972 Avoir vingt ans dans les Aurès ha ricevuto il premio della critica internazionale al Festival di Cannes. Nonostante questo riconoscimento, il film ha dovuto aspettare dodici anni prima di essere trasmesso dalla televisione francese. Alcuni vi hanno visto un’accusa assurda contro i presunti bene ci della presenza francese nelle colonie. Questi film comunque, continuano a essere diffusi e citati, il che alimenta il risentimento dei nostalgici del colonialismo. […] Questi nostalgici, legati alla destra o al Front National mi perseguitano ancora oggi con la loro sete di vendetta, disturbando le manifestazioni a cui prendo parte. […] Alcuni ambienti rifiutano categoricamente di considerare con lucidità il passato coloniale. Ma le giovani generazioni devono conoscere quello che fu fatto in nome della Francia nelle colonie. Spero che i miei film possano continuare a contribuire a questo scopo.

Rosa Moussaoui, René Vautier: “Les at- tardés du colonialisme poursuivent en- core de leur vindicte”, “l’Humanité”, 4 maggio 2009

 

Afrique 50 è un film contro la barbarie, il colonialismo e lo sfruttamento. Afrique 50 testimonia e accusa. Le sue immagini fragili, sfuggite alla distruzione della polizia e della censura, hanno la forza di convinzione e la tenuta dei grandi film, unici e universali. Afrique 50 getta vergogna sulla maggior parte dei film documentari girati in Africa nello stesso periodo, menzogne risapute, frodi compiacenti. Girato a rischio della vita da René Vautier in condizioni allo stesso tempo epiche e tragiche – rievocate in un libro di memorie (Caméra citoyenne, Éditions Apogée, 1998) – Afrique 50, che inizia come un banale documentario, si erge ben presto ad atto d’accusa contro i misfatti e le atrocità perpetrate dai coloni francesi e dall’esercito in nome della Francia. È la voce di René Vautier che risuona nella colonna sonora. L’attore ingaggiato per leggere il testo scritto, dopo aver ricevuto delle pressioni, si era ritirato all’ultimo momento e allora René Vautier, infuriato, si impadronì del microfono nello studio di registrazione e improvvisò direttamente sulle immagini.

Christian Lebrat, L’Icône, in René Vautier, Afrique 50, Éditions Paris Expérimental, Parigi 2001

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