A MIDWINTER NIGHT’S DREAM
T. alt.: Little Joe’s Luck; Prod.: Vitagraph 35mm. L.: 167 m. D.: 9’ a 16 f/s. Bn.
Scheda Film
VITAGRAPH CO. OF AMERICA
Sebbene si abbia oggi una migliore conoscenza della narrativa cinematografica prima che D.W. Griffith cominciasse a dirigere film nel 1908, poco si sa della Vitagraph al sorgere dell’era del nickelodeon, tra il 1905 e il 1907. Molte ricerche sulle prime società si sono concentrate sulla Edison e la Biograph e sui film di Edwin Porter e Griffith, piuttosto che sulla Vitagraph.
(…) La Vitagraph sviluppò un modello alternativo per la produzione di film che competeva con quello della Biograph. La costruzione da parte della società di un nuovo studio nel 1905 consentì alla Vitagraph di assumere una posizione di preminenza per ciò che riguardava il metodo, la quantità, i generi e lo stile dei film realizzati. Entro il 1907 la Vitagraph adottò un nuovo modo di raccontare storie drammatiche mediante il pieno uso dello spazio nelle riprese interne e l’introduzione del montaggio parallelo. Con le riprese in studio si riuscì a controllare meglio la messa in scena. Dal 1905 al 1907 la Vitagraph, disponendo di un terreno e di uno studio a Brooklyn in cui realizzare i film, si occupò della produzione e della pubblicità di quasi tutti i suoi prodotti.
Entro il 1907, l’ascesa del nickelodeon aveva determinato un cambiamento significativo nel genere di film realizzati, da quelli d’attualità alle produzioni narrative. Il modello di produzione della Vitagraph anticipò questo mutamento. Inoltre la Vitagraph produsse e commercializzò film con artifici scenici più a lungo rispetto a molte altre società americane, probabilmente per fare più efficacemente concorrenza alle società francesi sul mercato europeo. Già molti mesi prima che Griffith cominciasse a lavorare come regista alla Biograph, la Vitagraph aveva stabilito gli elementi di un nuovo stile di ripresa, oltre che di produzione in studio e di distribuzione, e nuovi metodi di pubblicità che precorrevano i rapidi cambiamenti nell’industria e consentivano alla compagnia di ottenere una più efficiente concorrenzialità dei suoi pro- dotti sul mercato.
Jon Gartenberg, “Journal of Visual Communication”, vol. 10, n. 4, Fall 1984