A BYAHME MLADI

Binka Zhelyazkova

Scen.: Hristo Ganev. F.: Vasil Holiolchev. M.: Tsvetana Tomova. Scgf.: Angela Danadzhieva, Simeon Halachev. Mus.: Simeon Pironkov. Int.: Dimitar Buynozov (Dimo), Rumyana Karabelova (Veska), Lyudmila Cheshmedzhieva (Tzveta), Georgi Georgiev-Gets (Mladen), Emilia Radeva (Nadya). Prod.: Boyana Films. 35mm. Bn.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Binka Zhelyazkova (1923- 2011) è stata una pioniera del cinema bulgaro. Fece parte della prima generazione di cineasti professionisti della sua nazione e la sua carriera abbracciò l’intera parabola dell’industria cinematografica di stato. Fu anche la prima donna a dirigere lungometraggi nel suo paese, e una delle poche registe tout court attive negli anni Cinquanta. Sceneggiato dal marito Hristo Ganev e basato su episodi della loro vita (entrambi fecero parte del movimento antifascista), A byahme mladi indaga la speranza, l’idealismo e le ansie della generazione bellica e la consacrò come regista a pieno titolo. Il film segue una coppia di giovani antifascisti, Veska e Dimo, che s’innamorano mentre lavorano per la resistenza e passano dall’idealismo alla delusione. Binka e Hristo vissero un rapporto altrettanto complesso con il sistema per cui combattevano, tanto che molti dei loro film furono censurati e le loro carriere ostacolate. Malgrado le difficoltà in patria, i film di Binka ottennero riconoscimento all’estero.
Tour de force visivo in bianco e nero, A byahme mladi attesta l’uso magistrale del linguaggio cinematografico da parte di Binka Zhelyazkova. Influenzato dal cinema sovietico e dal neorealismo italiano, il film dimostra una sapiente padronanza dell’inquadratura, delle luci e delle ombre, nonché una straordinaria maturità cinematografica. Grazie all’eredità di Binka il cinema bulgaro può oggi contare su varie registe affermate. La sua carriera, tuttavia, si concluse con la caduta del sistema sovietico, nel 1989, e la sua figura non è mai stata pienamente riabilitata poiché sempre associata con il passato comunista. Nel 2006 ho realizzato un documentario su di lei intitolato Binka: To Tell a Story About Silence, che ha stimolato un maggiore interesse per la sua opera. Tuttavia i suoi film restano in gran parte inaccessibili e attendono ancora di essere pienamente riscoperti e apprezzati.

Elka Nikolova

 

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