Titas Ekti Nadir Naam

Ritwik Ghatak

Sog.: Advaita Malla Burman; Scen.: Ritwik Ghatak, Advaita Malla Burman; F.: Baby Islam; Mo.: Basheer Hussain; Mu.: Ustad Bahadur Khan; Int.: Fakrul Hasan Bairagi (Nibaran), Narain Chakraborty (Moral), Banani Choudhury, Kabari Choudhury (Rajar Jhi), Chetana Das, Roushan Jamil (madre), Probir Mitra (Kishore), Ritwik Ghatak (Tilakchand), Shafikul Islam (Ananta), Rani Sarkar (Mungli), Sirajul Islam (Magan Sardar), Sufia Rustam (Udaytara), Rosi Smad (Basanti); Prod.: Habibur Rahman Khan

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Per un diciottenne cresciuto a Nuova Delhi, studente di cinema, cinefilo o semplicemente snob, era scontato andare in estasi per il regista Ritwik Ghatak e passare ore interminabili nella mensa dell’Università di Delhi a discutere dei suoi film, del suo alcolismo e infine della sua morte per tubercolosi. Scrittore e regista “d’avanguardia”, Ghatak aveva colpito l’immaginazione di molti di noi che avevano sempre in tasca il Libretto rosso di Mao e lo citavano generosamente a comando (in inglese). In fin dei conti Ghatak (che era iscritto al partito comunista) non aveva forse filmato l’estrema povertà e l’estinzione culturale dei bengalesi per mano dell’imperialismo? A causa del clamore politico che circondava gran parte della sua produzione, i film in sé – contrariamente alla personalità e all’impegno politico dell’autore – finirono paradossalmente per essere trascurati dalla legione dei suoi ammiratori più convinti (me compresa!). Fu solo anni dopo, quando vidi il suo film epico Un fiume chiamato Titas, che mi esaltai per motivi radicalmente diversi. Il film è opera di puro genio. Elegia appassionata di una cultura morente, mi commosse profondamente e continua ancora oggi a ossessionarmi. Ispirato al celebre romanzo bengalese di Advaita Barman e adattato dallo stesso Ghatak, Un fiume chiamato Titas racconta la dura e formidabile storia di un fiume e di una cultura agonizzanti.

Deepa Mehta

Restaurato nel 2010 dalla Cineteca di Bologna e World Cinema Foundation presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata a partire dai negativi camera e suono 35mm e da una copia positiva fornita dal Ritwik Memorial Trust e conservata al National Film Archive of India. Essendo il negativo originale incompleto ed alcuni rulli seriamente danneggiati, sono stati utilizzati anche un intermediato combinato ed una copia positiva forniti dal Bundesarchiv-Filmarchiv. Il restauro digitale ha prodotto un nuovo negativo 35mm.