30 MILES AN HOUR
F.: J. M. Burgoyne-Johnson. M.: John Krish. Cast: Richard Massingham, Dick Emery. Prod.: Richard Massingham per Public Relationship Films/Central Office of Information; 35mm. L.: 29 m. D.: 1’ 2’’ a 24 f/s.
Scheda Film
A Parigi ci sono colline fatte di rottami eterogenei, depositati dagli antichi abitanti. Così, nell’Arte ci sono persone che creano e altre che danno l’illusione di creare. Ci sono pittori che coprono immense superfici, dipingono transatlantici, grandi magazzini, stazioni e metropolitane, e poi c’è un piccolissimo Patenier, un piccolissimo Daumier, un piccolissimo Van Gogh. È a questo che penso, quando mi si chiede di parlare di Massingham. Non ha impressionato chilometri di pellicola, non ha fatto costruire negli studios piramidi, città, fori, non è andato in cerca di Shakespeare, ma si è accontentato di fare piccolissimi film, così puri, così meravigliosi, così potenti che, se mi si chiedesse chi è il grande cineasta inglese, io risponderei: Massingham, perché è al tempo stesso Méliès e Vigo; e se mi si chiedesse chi è il re della suspense, io risponderei, senza esitare: è Massingham. Se mi si chiedesse chi è il più grande tecnico e il più grande poeta del cinema britannico, risponderei ancora: è Massingham; e se mi si chiedesse qual è il regista inglese più vicino a Buñuel e Mack Sennet, risponderei sempre: è Massingham. Evidentemente, questo può sorprendere tutti coloro che dimenticano che le dimensioni non contano, e che Vermeer ha dipinto piccoli quadri, e che quelli che ci ha lasciato non sono più numerosi dei film di Massingham.
Henri Langlois, in Richard Massingham. A Tribute by his Friends and a Record of his Films, London, 1955