30/06/2019

Il restauro di ‘Mariti’: Grover Crisp presenta il film di Cassavetes

Sorry, this entry is only available in Italian.

Ad un giorno dalla fine della XXXIII edizione del festival del Cinema Ritrovato, Grover Crisp presenta il restauro, realizzato da Sony Pictures Entertainment, di Husbands (Mariti, 1970) di John Cassavetes. All’interno della sezione Ritrovati e Restaurati, il film torna in sala con grande vitalità. Un film duro, definito dallo stesso regista come una commedia anche se, lui stesso ammette, le parole che lo descrivono meglio sono angoscia ed esasperazione.È la prima proiezione assoluta del restauro. Il responsabile Grover Crisp ha fatto i dovuti ringraziamenti a tutti coloro che hanno contribuito al lavoro, messo a punto anche e soprattutto grazie alla collaborazione con il laboratorio Cineric e L’immagine ritrovata. “Quello che vedremo è uno dei film più importanti di Cassavetes” ha detto Crips, non solo per il suo ruolo nella filmografia del regista (realizzato dopo il grande successo commerciale di Faces che garantì al regista il controllo creativo) ma anche per la presenza di attori importanti (tra cui anche il regista e la moglie).

Sottotitolato “Una commedia sulla vita, la morte e la libertà”, questo è il film più politicamente scorretto, improvvisato e laboratoriale di John Cassavetes. L’opera disillusa, segue tre amici quarantenni della periferia newyorkese (lo stesso regista, Peter Falk e Ben Gazzara) che dopo la morte del loro migliore amico decidono di marinare vita e famiglia per recuperare il vecchio cameratismo e le loro identità.

Una delle questioni più difficili del lavoro di restauro su questo film è stata proprio la durata. Esistono più versioni de Husbands, alcune da più di 200 minuti e altre da 138 minuti come la versione americana (per non dimenticare i 95 minuti della versione italiana). Dopo un lungo studio sulla pellicola e un duro lavoro, Grover Crips afferma che questa è “la versione che più si avvicina alla ‘definitiva’”, inoltre conclude: “siamo fiduciosi che questo possa definirsi come il ‘final cut’ di Cassavetes”.

Report a cura di Alberto Savi

Nell’ambito del corso di Alta Formazione per redattore multimediale e crossmediale, nel progetto di formazione della Cineteca di Bologna.