HUNDEMAMACHEN

Rudolf Biebrach

R.: Rudolf Biebrach. In: Ossi Oswalda, Emil Birron, Ferry Sikla, Rudolf Biebrach. P.: Projektions AG “Union”, Berlino. D.: 30’. l.o.: 781m. 35mm. Prima visione: 13.2.1929. 

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T. it.: Italian title. T. int.: International title. T. alt.: Alternative title. Sog.: Story. Scen.: Screenplay. F.: Cinematography. M.: Editing. Scgf.: Set Design. Mus.: Music. Int.: Cast. Prod.: Production Company. L.: Length. D.: Running Time. f/s: Frames per second. Bn.: Black e White. Col.: Color. Da: Print source

Film Notes

Se Lubitsch fu l’ariete che sfondò le porte sbarrate al cinema tedesco, e non solo in Italia, va anche detto che furono due attrici a offrirgli un considerevole punto d’appoggio, la turgida Pola Negri, di cui furono poi ripescati e lanciati anche i film girati in Polonia, e la briosa, effervescente Ossi Oswalda, che divenne immediatamente una beniamina delle platee italiane. La simpatia e la popolarità raggiunte dall’attrice sono dimostrate dal fatto che il film Hundemamachen ebbe in Italia il nome della Oswalda nel titolo: Ossy e i suoi cani.

Il film è una commedia allegra, con dialoghi brillanti. La protagonista, anche fuori dalle mani del suo Pigmalione Lubitsch, dimostra una spigliata disinvoltura. La Oswalda non fu fortunata nella sua carriera, che subì una brusca impennata quando si scoprì una sua relazione con il Kronprinz Luis Ferdinand di Hohenzollern: i giornali satirici s’impossessarono della vicenda e l’attrice venne travolta dallo scandalo perbenista che ne seguì. A metà degli anni Venti era già una stella spenta. Morì nella più squallida miseria a Praga nel 1947, a soli cinquant’anni. (Vittorio Martinelli)

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