Sergej Paradžanov: Alla ricerca del film perduto (in guerra)
“Negli archivi del cinema, in apparenza luoghi polverosi per specialisti, in realtà si incrocia spesso, a volte drammaticamente, la Storia. Anche in quelli di cinema: coservare i film, recuperarli, mostrarli, restaurarli sono attività che si sono spesso svolte tra guerre, rivoluzioni, frontiere ostili. Lo ricorda la vicenda delle pellicole di Sergej Paradžanov (1924-1990), che saranno presentate tra qualche giorno al festival Il #CinemaRitrovato di Bologna in occasione del centenario della sua nascita. […]Il Dovzhenko Centre, cioè la cineteca ucraina, grazie alla Film Foundation di Martin Scorsese aveva intrapreso il restauro di ‘Le ombre degli avi dimenticati’, vertice del giovanile periodo ucraino. A quel punto è nata l’idea di recuperare altri tre titoli, coinvolgendo un laboratorio polacco e la Cineteca di Bologna. Ma ogni trasporto in questo momento è a rischio e per la legge ucraina (come per quella russa) i negativi non possono lasciare il Paese. Quindi, anziché spedire all’estero i film, è stato inviato a Kiev uno scanner 4k insieme a un tecnico specializzato. E lì, secondo la prassi, si sono scansionate le pellicole un fotogramma alla volta, creando dei file che venivano spediti ai laboratori di Bologna” (Emiliano Morreale, dal numero del 14 giugno di “il venerdì di Repubblica”).
Un’intera sezione del festival Il #Cinema Ritrovato dedicata al regista, “Paradžanov 1954-1966: Rapsodia ucraina”.
Primo appuntamento della rassegna, domenica 23 alle ore 22 al Modernissimo, con il restauro Le ombre degli avi dimenticati.
Ma già domani, sabato 22 alle 17.30 al DamsLab, dalla sezione “Documenti e Documentari”, Parajanov. the Last Spring di Mikhail Vartanov.
festival.ilcinemaritrovato.it