IL FASCINO DELLA VIOLENZA

In.: Nina (Francesca) Bertini (Anna), Cesare Moltini (Salvatore), Giovanni Corte (Carmine). P.: Cines, Roma. L.O: 462 m. D.: 13’. 35mm.

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T. it.: Italian title. T. int.: International title. T. alt.: Alternative title. Sog.: Story. Scen.: Screenplay. F.: Cinematography. M.: Editing. Scgf.: Set Design. Mus.: Music. Int.: Cast. Prod.: Production Company. L.: Length. D.: Running Time. f/s: Frames per second. Bn.: Black e White. Col.: Color. Da: Print source

Film Notes

Anna disprezza il suo compagno, l’operaio Salvatore, in quanto lo reputa un uomo debole e si lascia facilmente sedurre dal più deciso Carmine, il quale organizza uno sciopero, che però non riesce. Dinnanzi ad Anna, Carmine accusa Salvatore di aver sabotato con il suo crumiraggio la riuscita dell’azione, provocandolo aspramente. Salvatore reagisce e l’uccide. Anna, affascinata dall’insospettato coraggio del suo uomo, gli butta le braccia al collo, ma questi la respinge. La donna rimarrà sola.

Un breve schizzo, una cupa tranche de vie: anche se nella pubblicità la protagonista viene erroneamente indicata come Nina Bertini, la popolaresca e sanguigna sanità vernacolare della attrice è già in tutta evidenza, quasi una prova generale della futura Assunta Spina.

Al di là di alcuni giudizi severi sull’assunto del film (“Una donna – tuona il “Rondone” su La vita cinematografica del l5.10.1912 – può e deve amare un uomo per le sue virtù e per la sua forza generosamente e nobilmente usate e non perché ha il coraggio, in un momento di furore, di ammazzarne un altro. Le donne di questo genere, quella del film, è meglio nasconderle che mostrarle al pubblico come esempio non certo di morale”), le recensioni furono concordi nel lodare la “superba interpretazione” di Francesca Bertini.

(Vittorio Martinelli)

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