DEAUVILLE, LA PLAGE FLEURIE

Prod.: Pathé. 35mm. L.: 150 m. D.: 7′ a 18 f/s. Pochoir.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

“Cinema Tivoli, Parigi 19 Faubourg du Temple, da venerdì 17 a giovedì 23 otto­bre 1913, matinée alle 14.30, spettacolo serale alle 20.30”, si legge su un volanti­no conservato nella collezione M. Gianati (ora in “1895”, L’Année 1913 en France, hors serie 1993, p. 174). Il programma, diviso in tre parti con due intervalli e accompagnato da un’orchestra sinfonica, consisteva di otto film: quattro non-fiction, due comiche, un dramma di medio metraggio di Jean Durand, un film epico ambientato nell’antichità. La durata complessiva dei film, che come abbiamo accertato raggiungevano la lunghezza to-tale di 3700 metri, si attestava sulle tre ore. Se aggiungiamo sei intermezzi musi­cali e i due intervalli, avremo un programma di almeno tre ore e mezzo. Abbiamo accuratamente ricostruito il programma, utilizzando però film diversi, come brillante cornice per due diva-film del 1913, Amor di regina e Ma l’amor mio non muore!. Mary Cléo Tarlarini (1878-1954) fece il suo debutto nel 1909 e nei successi­vi quattro anni, fino al 1913 compreso, apparve in oltre sessanta film dell’Ambro­sio. Amor di regina di Guido Volante non è solo uno star vehicle per la diva: è un film esemplare del suo genere. La sua es­senza si distilla nel gioco di luci e ombre, nel décor raffinato, nella ricchezza delle immagini e nella durata che ci è conces­sa per contemplarle. Sotto la superficie scintillante, il potere di questi film si fon­da su un ritmo raffrenato, che conduce gli spettatori in una dimensione perduta dell’esperienza estetica. L’attrice di teatro Lyda Borelli (1884­1959) lavorò per sei anni nel cinema (1913-1918), apparendo in quindici film. Il cinema offre grandi carriere alle belle donne e alle buone attrici: Borelli era l’una e l’altra cosa, e la sua ascesa fu folgorante. Oggi possiamo capire alla prima occhiata che non era una delle tan­te, solo un’altra bella donna davanti alla cinepresa. Lyda Borelli era unica nel suo approccio sperimentale all’espressività.

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