Cabiria

Giovanni Pastrone

Sog. e scen.: Giovanni Pastrone. Didascalie e nomi dei personaggi: Gabriele D’Annunzio. F: Augusto Battagliotti, Natale Chiusano, Segundo de Chomón, Vincent Dénizot, Carlo Franzeri, Giovanni Tomatis. Scgf: Romano Luigi Borgnetto, Camillo Innocenti. Effetti speciali: Segundo de Chomón. Int: Lydia Quaranta (Cabiria, più tardi Elissa), Marcellina Bianco? (Cabiria bambina), Teresa Marangoni (Croessa, la nutrice), Dante  Testa  (Karthalo,  sacerdote di Moloch), Umberto Mozzato (Fulvio Axilla), Bartolomeo  Pagano (Maciste), Raffaele Di Napoli (Bodastoret), Edouard Davesnes (Asdrubale / Annibale), Italia Almirante Manzini (Sofonisba), Vitale De Stefano (Massinissa), Alexandre Bernard (Siface), Enrico Gemelli (Archimede), Didaco Chellini (Scipione). Prod: Itala Film. L. or.: 3364 m. DCP. D.: 169′ a 16 f/s. Col.

 

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Epica, passione, avventura e soprattutto grande, grandissimo spettacolo. A cento anni dalla sua prima uscita nelle sale, Cabiria conserva la sua carica innovativa e la sua capacità di meravigliare. III secolo a.C.: una bimba siciliana, in seguito a un’eruzione dell’Etna, viene strappata alla famiglia e venduta al mercato di Cartagine come vittima da sacrifi e al tempio di un dio sanguinario; da qui in poi la trama trascina lo spettatore attraverso deserti, palazzi, bettole, campi di battaglia in un susseguirsi vorticoso che intreccia vicende private dei protagonisti e Storia (senza però mai mostrare Roma, destinata a rimanere una sorta di luogo dello spirito). Del film più importante del cinema muto italiano si ricordano spesso e a ragione l’imponenza delle scenografia, la bocca di fuoco del dio Moloch, il carrello sinusoidale sperimentato da Giovanni Pastrone e l’impatto delle didascalie dannunziane. Tutto vero. Ma Cabiria è anche un film che, a pochi anni dall’avvento del lungometraggio, osa l’intreccio di linee narrative molteplici, ottenendo un risultato complesso ma perfettamente coerente; un film di emozioni e personaggi indimenticabili, su tutti Maciste, lo schiavo numida, e Sofonisba “l’ardente fiore e del melograno”.
Cabiria, in occasione del suo centesimo compleanno, viene presentato al Festival nella versione 1914, restaurata nel 2006 presso il laboratorio Prestech di Londra dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e sarà accompagnata dalla partitura originale per grande orchestra e coro adattata e revisionata da Timothy Brock.

Stella Dagna

 

 

Copia proveniente da

Restaurato da Museo Nazionale del Cinema nel 2006 (versione muta italiana). Per concessione di Ripley's Film