Tra i film che la Cineteca di Bologna sta digitalizzando nell’ambito di un progetto d’intervento sui materiali nitrato della sua collezione affetti da problematiche rilevanti di degrado chimico e fisico, per questo Cinema Ritrovato abbiamo scelto di mostrare quattro Pathé. Siccome ci piace inventare fili conduttori, diremo che si tratta di quattro titoli sui bambini (anche se in parte è una piccola bugia, ma i bambini son così).
En Irlande: Excursion à Killarney ci porta nel cuore di una gita turistica tra sentieri montuosi, placidi corsi d’acqua da percorrere in barca a remi, tavolini dei bar e danze locali. I bambini spuntano improvvisamente nell’inquadratura guardando dritto in macchina, con la faccia di chi non ha ben chiaro quel che sta succedendo.
L’Enfant des mariniers si muove gustosamente sui classicissimi terreni dell’agnizione. Un marito disgraziato sottrae il figlio appena nato alla madre. La creatura è amorevolmente raccolta da una famiglia che vive su una chiatta. La madre vaga per fiumi e canali alla ricerca del perduto bene, meritandosi l’appellativo di “pazza delle rive”. Non vi diremo noi il finale.
Altro drammone a tinte forti è L’Enlisé du Mont-Saint-Michel, che approfitta delle peculiari maree del luogo per ordire esiti spettacolarmente tragici. Uno straccione dall’animo nobile viene accolto in casa da una famiglia tanto povera quanto caritatevole. Il piccolo sbatte la testa e si ferisce gravemente. Il vagabondo si offre di raggiungere di corsa la terraferma per avvertire il medico, ma la fanghiglia sa essere una trappola mortale. La folle colorazione brunastra della copia è merito del decadimento chimico.
[Puericultura] (le indicazioni sui bordi del nitrato ce lo fanno datare all’incirca tra il 1909 e il 1911) cerca ancora qualcuno in grado di identificarlo. Il titolo attribuito è stato scritto da mano ignota in un biglietto all’interno della scatola originaria. Ci troviamo comunque all’interno di un centro di assistenza all’infanzia (per bambini senza famiglia?), dove passiamo dalla pesatura dei bebè agli allegri girotondi dei più grandicelli. Almeno un’inquadratura è un capolavoro.

Andrea Meneghelli