FLESH FOR FRANKENSTEIN (Andy Warhol’s Frankenstein)

Paul Morrissey, Anthony M. Dawson (Antonio Margheriti)


T. it.: Carne per Frankestein o Il mostro è in tavola… Barne Frankenstein. Sc.: Paul Morrissey, Pat Hatckett, dal romanzo «Frankenstein, or A Modern Prometheus» di Mary Wollstonecraft Shelley. F.: Luigi Kuveiller. Mu.: Claudio Gizzi. Trucco: Mario di Silvio. Op.: Baldo Terzano. Su.: Roberto Arcangeli. Eff.sp.: Carlo Rambaldi, Carlo de Marchis. Cast: Joe Dallesandro (Nicholas), Udo Kier (barone Viktor Von Frankestein), Arno Juerging (Otto), Monique Van Vooren (baronessa Katrina Von Frankestein), Srdjan Zelenovic (Sasha/zombie), Dalila di Lazzaro (zombie), Liv Bosisio (Olga), Carla Mancini (Monique Von Frankestein), Marco Liofredi (Erik Von Frankestein), Cristina Gaioni, Fiorella Masselli, Nicoletta Elmi, Rosita Torosh e Imelde Maran. Prod.: Champion Cinematografica, Ponti- Braunsberg-Yanne-Rossam; 35mm. D.: 94’ a 24 f/s.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

Ponti chiese a Paul quanto ci avrebbe messo a girare il film. «Tre settimane» rispose Morrisey. Intuendo l’inesperienza dell’interlocutore, Ponti aggiunse: «Perché non vi prendete sei settimane e girate due film? Cosa potrebbe essere il secondo?» «Dracula!», suggerì Braunsberg. […] Frankenstein fu girato per primo. Con le sue scene tridimensionali di sangue che sprizzava sul pubblico non era solo una parodia dei film «sangue-budella-e-vomito», sul tipo dell’Esorcista; era anche, nelle scene in cui Ugo Kier accarezzava membra umane amputate, una sorta di drammatizzazione dei fantasmi di morte di Andy. «Una volta Andy mi disse che sentiva che un giorno a l’altro sarebbe esploso», racconta Morrissey.

Victor Bockris, Andy Warhol, Milano, Leonardo, 1989