SMOULDERING FIRES

Clarence Brown


 

T.it.: “La donna che amò troppo tardi”; Scen.: Sada Cowan, Howard Higgin, Melville Brown, da un soggetto di S. Cowan, H. Higgin; Titoli: Dwinelle Benthall; F.: Jackson J. Rose; M.: Edward Schroeder; Scgf.: Leo E. Kuter, E.E. Sheeley; Ass. R.: Charles Dorian; Int.: Pauline Frederick (Jane Vale), Malcolm MacGregor (Robert Elliott), Laura La Plante (Dorothy), Tully Marshall (Scotty), Wanda Hawley (Lucy Kelly), George Cooper (Mugsy), Helen Lynch (Kate Brown), Bert Roach, Billy Gould, Rolfe Sedan, William Orlamond, Jack MacDonald, Robert Mack, Frank Newberg (membri della commissione, non accr.), Arthur Lake (non accr.), George Lewis (non accr.); Prod.: Jewel Productions/Universal Pictures Corporation; Betacam SP. D.: 83’.

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T. it.: Titolo italiano. T. int.: Titolo internazionale. T. alt.: Titolo alternativo. Sog.: Soggetto. Scen.: Sceneggiatura. Dial.: Dialoghi. F.: Direttore della fotografia. M.: Montaggio. Scgf.: Scenografia. Mus.: Musiche. Int.: Interpreti e personaggi. Prod.: Produzione. L.: lunghezza copia. D.: durata. f/s: fotogrammi al secondo. Bn.: bianco e nero. Col.: colore. Da: fonte della copia

Scheda Film

La carriera di attrice di Pauline Frederick iniziò nel 1925 con la Famous Players. “La sua fama non si basava unicamente sulla bellezza”, ha scritto Adela Rogers St. Johns, “né su una personalità brillante, sebbene possedesse entrambe. Il pubblico e i critici la consideravano una delle migliori attrici che il cinema avesse mai conosciuto, molti la ritenevano addirittura la migliore. E a buona ragione. Poi, improvvisamente, all’apice del successo e nel fiore della sua bellezza e del suo genio, si lasciò coinvolgere in una serie di pellicole inadeguate e di poco valore, scomparendo praticamente dalla scena. I suoi fan la richiedono ancora a gran voce. È sufficiente che rivedano la prova di bravura che ha dato nel bellissimo Smouldering Fires per fargliela ricordare, e ci ricoprono di lettere di richieste”. “Pauline Frederick fu preda del peggior attacco di paura da palcoscenico che io abbia mai visto”, disse Clarence Brown. “Era stata una grandissima star e aveva già fatto molti film, tra i quali il suo ultimo successo era stato Madame X (1920). I primi giorni di riprese ho pensato che stesse per abbandonare tutto, ma era una grande artista, quindi si fece coraggio e ce la fece. Quando girai This Modern Age (1931), Pauline Frederick venne a recitare il ruolo della madre di Joan Crawford. È stato Smouldering Fires che mi ha fatto avere un contratto con Norma Talmadge. All’epoca, John Considine stava lavorando con Joe Schenck. Una sera non aveva niente da fare e capitò per caso al Forum Theatre di Los Angeles. Non sapeva neanche quale film stessero proiettando. Era entrato dopo i titoli di testa, e pensava che il film fosse di Lubitsch, ma poi vide i titoli di coda. Il giorno seguente mi telefonò e iniziò a parlare di un contratto. Io ero nel bel mezzo di The Goose Woman”. Lubitsch aveva fatto un film con una trama per certi aspetti simile, intitolato Three Women, con Pauline Frederick e May McAvoy, dove un uomo corteggia una madre prima di rivolgere il suo interesse nei confronti della figlia. Era uscito precedentemente, sempre nel 1924, e indubbiamente influenzò questo film. Così come Triumph di Cecil B. DeMille, che era ambientato prevalentemente in una fabbrica.

Kevin Brownlow


Copia proveniente da

Riversamento su Betacam SP di una copia 16mm virata d’epoca